La fine del mese di ottobre 2014 si è caratterizzata da nuove importanti dichiarazioni sull'attuale sistema previdenziale e sulla necessità di andare incontro alle esigenze future dei lavoratori, non solo per quanto riguardo l'accesso vero e proprio all'Inps, ma anche (e soprattutto) per la questione della pianificazione finanziaria necessaria a garantirsi una vecchiaia serena.
Sul punto è recentemente intervenuto Tiziano Treu, nominato nel mese di ottobre alla guida dell'Inps dal Governo Renzi in sostituzione di Vittorio Conti e ascoltato in audizione presso la Commissione Parlamentare di controllo sugli enti previdenziali. Si è parlato in modo approfondito del nostro istituto dedicato alla tutela previdenziale, ma anche di TFR e di Pensioni integrative. Vediamo insieme qualche estratto di quanto è stato dichiarato.
Inps è realtà solida, ma la situazione della previdenza è molto complessa
La realtà dell'Inps si trova purtroppo a scontrarsi contro una situazione estremamente disomogenea e con dei punti di complessità tanto trasversali quanto verticali.
Tra i primi si possono individuare tutti i problemi che sono derivati dalla Riforma Fornero del 2011, che ha sì reso maggiormente sostenibile il sistema nella sua generalità, ma d'altra parte ha creato dei vincoli d'irrigidimento che sono sfociati in un largo disagio sociale. Basti pensare ai tanti lavoratori precoci, rimasti fuori dalle tutele nonostante abbiano versato oltre quattro decenni di contributi. Ma in situazioni similari si trovano anche coloro che hanno svolto lavori usuranti, gli esodati, i lavoratori ATA e gli insegnanti Quota 96 della scuola e più in generale tutti coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata. Dal punto di vista verticale, preoccupa invece il divario che c'è tra chi ha accesso alla pensione retributiva e i lavoratori più giovani, che invece dovranno accontentarsi del penalizzante calcolo contributivo.
Treu: verrà a galla conflitto generazionale. Su TFR non si può continuare così
Le parole del nuovo commissario Inps Tiziano Treu hanno di fatto confermato la sostenibilità dell'istituto che si trova a gestire, ma dall'altra parte hanno messo in evidenza come sia assolutamente necessario abbandonare la logica del male minore e dell'uovo oggi contro la gallina domani. "Non si può continuare così [...] l'intervento sul TFR risponde ad un bisogno immediato [...] non si può andare avanti a semestri. L'auspicio è che venga dato al più presto un assetto normativo adeguato alla governance, affinché siano fatti i piani organizzativi di medio periodo". Ma Treu lancia l'allarme anche contro le future pensioni di stampo contributivo e la necessità di rivalutare e favorire la pensione integrativa, tanto che lo stesso Lello Di Gioa, Presidente della Commissione parlamentare, ha commentato con toni preoccupati i risultati dell'audizione: "a seguito della riforma Fornero verrà a galla un conflitto generazionale, con le lamentele di coloro che riceveranno la pensione calcolata con il contributivo, ma che di fatto pagano oggi le pensioni di chi può godere del sistema retributivo.
Alcune categorie sono privilegiate". E voi, cosa pensate al riguardo di queste recenti dichiarazioni? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare il tasto "segui" disponibile in alto.