Procede senza soluzione di continuità il dibattito intorno alla Legge di Stabilità, se da un lato molti restano i nodi irrisolti per quanto concerne il comparto previdenziale (pensiamo ai Quota 96 della scuola, all'opzione donna, agli esodati), dall'altra emerge almeno una buona nuova, anche se temporanea, per il lavoratori precoci ed usuranti, che potranno accedere alla pensione anticipata senza incorrere in penalizzazioni.

Pensione anticipata senza penalizzazione: precoci ed usuranti salvi, passa l'emendamento

È passato infatti in Legge di Stabilità l'emendamento a firma Gnecchi-Damiano che richiedeva maggiori tutele per i lavoratori precoci ed usuranti, la Gnecchi aveva inoltre precisato che la normativa vigente aveva del paradossale, in quanto per lo Stato precoci, lavori usuranti e lavoratori che avevano lavorato a contatto con l'amianto erano già stati considerati meritevoli di tutele, ma nel momento di dover ricevere la pensione, avendo meno di 62 anni, si vedevano poi applicare penalizzazioni sull'assegno pensionistico finale.

L'emendamento ha invece sancito che l'età anagrafica non conta e che coloro che hanno maturato i requisiti contributivi attualmente richiesti per legge ossia: 42 anni e 1 mese se uomini e 41 anni e 1 mese se donne, potranno finalmente accedere, fino al 2017, alla pensione anticipata senza per questa ragione incorrere nelle penalizzazioni stabilite dalla Legge Fornero.

L'emendamento permette dunque di ripristinare le condizioni pre-Fornero e tutela soprattutto i lavoratori precoci e i lavoratori che hanno svolto mansioni usuranti, che da tempo richiedevano al Governo di non considerare l'età anagrafica, ma unicamente l'età contributiva per poter accedere alla pensione.

Pensione anticipata senza penalizzazione con 40 anni di contributi: l'età non conterà più nel 2015?

In questa direzione sembrerebbe andare anche la proposta fatta tra le righe dalla stessa Elsa Fornero, che ad Adnkronos, parlando proprio dei ritocchi attuati alla sua Riforma in Legge di Stabilità, si è detta più che favorevole, aggiungendo, che sarebbe ora di rendere giustizia a coloro che hanno pagato maggiori sacrifici in passato e dunque si potrebbe mandare in pensione anticipata coloro che hanno 40 anni di contributi.

Se così fosse, il Governo, che stando alle parole di Poletti, avrebbe già messo in agenda l'argomento pensione anticipata e maggiore flessibilità in uscita, potrebbe per il 2015 concedere l'agognata pensione a tutti coloro che hanno già maturato 40 anni contributivi, senza limiti d'età. Siamo certi che questa soluzione, senza nulla togliere alla Quota 100 di Damiano o alla pensione anticipata a 62 anni con 35 di contributi, potrebbe davvero risolvere molti drammi previdenziali.