Mentre proseguono le discussioni sulla Legge di Stabilità che non ha sanato molti nodi critici del comparto previdenziale, pare emergere una sorta di proposta dalle parole della stessa Elsa Fornero: si potrebbe optare nella Riforma Pensioni 2015 per la pensione anticipata a 40 anni di contributi. Sogno o realtà? Come dicevamo poc'anzi le polemiche dell'opinione pubblica e politica non si placano, la Legge di Stabilità, su cui molti lavoratori "disagiati" puntavano, non ha prodotto gli effetti di cambiamento sperati. Non sono stati approvati gli emendamenti a favore dei Quota 96 così come quelli a favore dell'estensione dell'opzione donna.

I lavoratori confidavano, invece, che la Legge di Stabilità fosse l'occasione giusta per concedere una maggiore flessibilità in uscita e per sanare gli errori insiti nella Riforma Fornero.

Riforma che, secondo Matteo Salvini, potrebbe essere cancellata se anche la Corte Costituzionale approvasse, come ha già fatto la Corte di Cassazione, il referendum abrogativo. Salvini, infatti, dal canto suo, si dice certo che se si andrà al referendum in primavera si dirà definitivamente addio alla Riforma Fornero.

Altri esponenti politici vorrebbero invece salvare la Riforma e gli 80 miliardi di euro già messi a bilancio fino al 2021 agendo però subito al fine di modificarla. Al vaglio del Governo sembrerebbero ancora essere presenti le ipotesi di pensione anticipata Quota 62 e la Quota 100 entrambe di Damiano, la Mini pensione di Poletti o il prestito Inps, anche se lo stesso ministro del lavoro aveva anticipato che nulla sarebbe stato fatto in Legge di Stabilità, perché pur essendo stata messa in agenda la pensione anticipata è necessario trovare i fondi.

Pensione anticipata con 40 anni di contributi: Elsa Fornero favorevole

Le ultime parole della Fornero fanno però ben sperare che il Governo possa attuare al più presto interventi di modifica per abbassare l'età pensionabile, Elsa Fornero, ha infatti commentato così all'Adnkronos il 'ritocco' alla sua riforma delle pensioni, che ha permesso di salvare con l'emendamento Gnecchi-Damiano i precoci e gli usuranti dalle penalizzazioni, "non ho nulla da obiettare, se ci sono risorse, non è sbagliato che si cominci a partire da chi ha 40 anni di contributi".

Questa soluzione, siamo certi, farebbe la felicità di molti dei nostri lettori, che da tempo, lasciandoci i loro preziosi commenti, incitano il Governo a prendere in considerazione non tanto l'età anagrafica, ma il raggiungimento dei 40 anni di contributi come soglia per poter accedere alla pensione.

Claudio C, ad esempio, dice "credo che 40 anni di contribuzione siano più che sufficiente per mettersi a riposo a favore dei giovani.

Senza guardare l'età perché non è una colpa essere andati a lavorare a 15 anni", dello stesso parere Claudio Z, che aggiunge "credo vada resa giustizia a chi ha contribuito per 40 anni, a coloro che andranno in pensione con 41-42 etc potrebbe essere dato qualcosa in più" e Claudio V "speriamo qualcuno capisca che 40 anni di contributi possono bastare". Giorgio R , pone una domanda interessante: che fine faranno i lavoratori che di anni di contributi ne hanno 40 e 55 d'età?Forse grazie all'input offerto al Governo dalla Fornero, la risposta potrebbe essere: dal 2015 si potrà andare in pensione con 40 anni di contributi. Solo un sogno? Vi terremo informati per comprendere se le parole di Elsa Fornero potrebbero avere un seguito o meno.