Centinaia di migliaia di lavoratori italiani sono ancora alle prese con le dure norme pensionistiche introdotte nella vecchia legge del ministro Fornero. Nel 2015 non vi sono stati grandi cambiamenti in ambito previdenziale ma con l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità, sono state abolite le penalizzazioni per coloro che decidono di lasciare anticipatamente il lavoro prima dei 62 anni di età. Chi raggiungerà 42 anni di anzianità contributiva, infatti, non andrà incontro a nessun tipo di decurtazione sull'assegno pensionistico.

Questa l'unica importante novità introdotta nella nuova manovra che esclude ancora una volta gli esodati e i Quota 96 del comparto scuola.

Nel 2015, non si è registrato un grande cambiamento per quanto riguarda i requisiti per il pensionamento ma tenendo conto che con l'introduzione della riforma Fornero è stato ripreso il sistema contributivo, i requisiti si possono così sintetizzare.

Per il conseguimento della pensione di vecchiaia, occorre aver perfezionato almeno 66 anni e tre mesi di età per gli uomini e 63 anni e 9 mesi per le donne ma l'importo indicato nell'assegno previdenziale non deve essere inferiore a 670 euro, oppure bisogna perfezionare 70 anni e tre mesi di età assieme a 5 anni di versamenti contributivi. In questo caso non verrà preso in considerazione l'importo dell'assegno.

Per la pensione anticipata, invece, un lavoratore dovrà maturare 42 anni e 6 mesi di contributi senza andare incontro a nessuna penalizzazione.

Può inoltre optare per il perfezionamento dei 63 anni e 3 mesi di età con 20 anni di contributi ma l'assegno non deve essere inferiore a 1.250 euro. Vi sono poi, altri comparti per i quali sono previste deroghe ai requisiti generali vigenti nell'Assicurazione Generale Obbligatoria. Trattasi delle lavoratrici donne, per le quali è estesa la possibilità di lasciare il lavoro anticipatamente dopo il compimento di 57 anni e 3 mesi di età accompagnati da 35 anni di contributi.

Cosa assai diversa i lavoratori usuranti e precoci per i quali occorrono almeno 61 anni e 3 mesi di età assieme a 35 anni di contributi (quota 97,3). Per i lavoratori appartenenti al comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, i requisiti pensionistici variano in base al grado di qualifica posseduti. Infatti, per la pensione di vecchiaia con almeno 35 anni di servizio sono richiesti 65 anni di età se si tratta di un Dirigente Generale, 63 anni per un Dirigente Superiore e 60 anni di età per le altre Qualifiche.

Infine, per quanto riguarda il mondo dello spettacolo, i requisiti necessari per il pensionamento sono: 60 anni e tre mesi di età per attori e conduttori mentre per cantanti, concertisti e orchestrali sono richiesti 57 anni e tre mesi. Sono questi gli attuali requisiti pensionistici ma bisogna tenere in considerazione che a partire dal primo gennaio 2016 i requisiti aumenteranno di 4 mesi per via dell'adeguamento alla speranza di vita.