Non mollano la presa i sindacati sul Governo Renzi per le modifiche alla riforma pensioni Fornero che, innalzando l'età pensionabile e introducendo penalizzazioni pesanti sulla pensione anticipata, ha creato gravi problemi sul piano sociale, vedi per esempio il caso esodati o quello del pensionamento degli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola. "Ribadiamo la necessità - ha detto la segretaria confederale della Cgil Vera Lamonica, intervenendo oggi all'incontro dello Spi Cgil intitolato 'Pensieri e Pensioni' - di aprire il prima possibile un tavolo per cambiare in modo radicale la legge Fornero".
Riforma pensioni, la Cgil col fiato sul collo del Governo: confronto sulla Fornero
"Nonostante i reiterati annunci - ha sottolineato la sindacalista ricordando le promesse cadute del vuoto - non ci è ancora arrivata la convocazione del ministro Poletti per discutere di previdenza". Secondo la Cgil di Susanna Camusso, che sabato 28 marzo scenderà in piazza con la Fiom di Maurizio Landini contro il Jobs act e per la riforma pensioni, è ormai improcrastinabile l'intervento del Governo Renzi per rottamare la riforma pensioni varata dal Governo Monti, nel 2011, con il sostegno in Parlamento della maggioranza delle larghe intese.
Pensione anticipata, Lamonica: 'Non si può più aspettare, serve flessibilità'
"Non si può più aspettare, occorre introdurre meccanismi di flessibilità in un sistema rigido e iniquo - ha proseguito Lamonica rilanciando le proposte del sindacato rosso per la pensione anticipata - in cui l'innalzamento dell'età pensionabile, destinato a crescere progressivamente con l'aumento delle aspettative di vita, ha portato al raggiungimento di soglie insostenibili. Soglie - ha aggiunto la dirigente sindacale - che vanno abbassate modificando i requisiti di accesso alla pensione". Modificare la riforma pensioni Fornero "è necessario - ha sottolineato Vera Lamonica - anche per il futuro dei giovani"; l'introduzione di nuove forme di prepensionamento, infatti, darebbero nuovo opportunità di lavoro ai giovani.
Così come prevede il disegno di legge del parlamentare della minoranza del Partito democratico, Cesare Damiano, che la scorsa settimana ha ricominciato il suo iter in commissione Lavoro alla Camera insieme ad altre dieci proposte di legge finalizzate a modificare significativamente la normativa sulla pensioni disciplinata dalla riforma Fornero.
Spi-Cgil: basta penalizzazioni sulla rivalutazione delle pensioni, il correggere tiro
Non solo riduzione dell'età pensionabile, lo Spi Cgil di Carla Cantone propone anche di "correggere i meccanismi attuali di rivalutazione - si legge in un comunicato stampa - per non penalizzare ulteriormente i pensionati italiani. Bisogna applicare a tutti - propone lo Spi-Cgil in occasione della presentazione dei dati sull'impatto della mancata rivalutazione degli assegni pensionistici negli ultimi anni - il 100% di rivalutazione fino a 5 volte il trattamento minimo, pari a 2.500 euro lordi al mese, per poi scendere al 50% per gli importi eccedenti tale cifra".