L'aula della Camera dei Deputati, presieduta da Laura Boldrini, ha approvato all'unanimità, oggi giovedì 19 marzo, due mozioni parlamentari che impegnano il Governo Renzi su diverse iniziative per la tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori italiani emigrati all'estero in Paesi che non appartengono all'Unione europea. Una mozione è stata presentata dai gruppi parlamentari Per l'Italia e del Partito democratico e l'altra, riformulata in corso d'esame, dal Movimento 5 stelle. Secondo quanto previsto dalle mozioni, l'esecutivo si dovrà impegnare per costituire un tavolo tra ministeri competenti, Inps e patronati al fine di monitorare lo stato delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale già stipulate con i paesi stranieri e verificare la loro compatibilità con le modifiche apportate al sistema previdenziale italiano dalla riforma pensioni Fornero.

Inoltre, il Governo Renzi è chiamato ad aggiornare quelli esistenti e a stipulare nuovi accordi bilaterali di welfare per garantire ampia tutela previdenziale agli italiani emigrati all'estero.

Riforma pensioni, la Camera impegna il Governo a intervenire sui pensionamenti degli emigrati

Esprime soddisfazione la deputata Fucsia FitzGerald Nissoli (Pi), eletta nella circoscrizione estero, prima firmataria della mozione sui diritti previdenziali degli emigrati. "Occorre infatti monitorare - ha spiegato la parlamentare in una nota stampa - la compatibilità delle attuali convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con le modifiche intervenute nel sistema previdenziale italiano". Inoltre va considerata la "necessità di rinegoziazione".

Soddisfatti anche i parlamentari del Partito democratico, in particolare quelli eletti nelle circoscrizioni estere. Si tratta di "una mozione - ha dichiarato il deputato del Pd Fabio Porta - che il gruppo del Partito democratico condivide in pieno e che guarda anche alla nuova emigrazione, alle decine di migliaia di italiani, soprattutto giovani, che negli ultimi anni hanno ripreso a viaggiare, a emigrare - ha sottolineato - in cerca di un lavoro e un futuro migliore".

Riforma pensioni 2015, il ministro Poletti: 'Convocherò i sindacati dopo confronto con l'Inps'

Intanto, a proposito di Pensioni, si resta in attesa di novità dal governo sulle modifiche alla legge Fornero. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha confermato oggi che convocherà i sindacati per un confronto sulla riforma previdenziale dopo un primo vertice preliminare con il presidente dell'Inps Tito Boeri.

Nel frattempo, fanno ben sperare le ultime notizie che arrivano dalla commissione Lavoro della Camera dei Deputati dove questa settimana è ripartito l'esame del ddl Damiano sulla pensione anticipata a 62 anni sia per gli impiegati statali, ma anche per i lavoratori privati e gli autonomi; al disegno di legge presentato dal parlamentare della minoranza del Pd sono stati abbinati altri dieci ddl complementari sul prepensionamento a Quota 100, sul prepensionamento delle donne (viene anche proposta l'estensione dell'Opzione contributivo donna fino al 31 dicembre 2018).