Ormai è cosa certa che il governo Renzi emetterà un decreto per risolvere il problema del rimborso Pensioni a seguito della sentenza dell'Alta Corte. In questi giorni è questo il tema che catalizza l'attenzione di tutti. E così tutti gli altri problemi legati sempre al sistema pensionistico sono passati in seconda fascia, come la questione legata alle modifiche da apportare alla riforma Fornero.

Difatti di tutte le ipotesi avanzate sino ad oggi dalla politica sul come riformare e quali potrebbero essere gli "anticorpi" necessari non se parla più. Soprattutto la questione legata all'uscita anticipata e la flessibilità per uscire dal mondo del lavoro e tutte le proposte e controproposte fatte sono passate in secondi piano. Oggi l'attenzione di tutti è rivolta alla necessità di restituire ai pensionati ciò che era stato tolto loro dalla mancata indicizzazione degli assegni pensionistici decretata dalla riforma pensioni Fornero.

Rimborso pensioni, qual è il Renzi pensiero?

Il ragionamento che il governo fa è che la decisione della Consulta non pone obbligo al governo di restituire a tutti ciò che era stato bloccato.

I giudici costituzionalisti hanno indicato dei principi ai quali il governo deve attenersi, pena l'incostituzionalità. Il loro è un invito a correggere l'errore della legge Fornero. Pertanto il governo può decidere che a rimediare all'errore debbano essere in particolare coloro che hanno un reddito più alto. Per il momento, a conti fatti, si potranno restituire circa 3,5 miliardi di euro, il resto ed il saldo nei prossimi anni, a rate.

Vediamo adesso che ne sarà della quota 100, di Damiano memoria, e quale la posizione della minoranza del P.D. Sembrerebbe che la minoranza del PD sulla linea ipotizzata dal governo possa compattarsi. Lo stesso presidente della commissione lavoro della camera, il dem Cesare Damiano dichiara il suo assenso, chiedendo che nel contempo la soluzione prospettata venga supportata da misure sulla pensione anticipata con una maggiore flessibilità in uscita. Proposta non certamente nuova, tanto che lo stesso ministro Poletti si è dichiarato disponibile ad un confronto, aprendo sulla questione.

Tutti, invero, si aspettano chiarimenti ed atteggiamenti condivisi da parte del governo, sindacati in prima istanza. La " vecchia"proposta Damiano (quota 100 e flessibili in uscita) attendono risposte e volontà di dialogo.

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