"Lavoreremo per rispettare sia la sentenza che gli impegni presi verso i partner europei" spiega il Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, a cui è toccato il fardello di risolvere l'ennesimo rebus verificatosi nel delicato campo della previdenza. D'altra parte, la vicenda può avere risvolti molto accentuati non solo sui conti dell'Inps (che nel proprio bilancio previsionale di inizio anno risultava già caratterizzato da un disavanzo), ma anche per i conti pubblici.

Alla fine, sembra che la quadratura del cerchio sarà trovata entro la settimana in corso, sebbene i risvolti potrebbero essere ben diversi da quanto ipotizzato inizialmente. La spesa complessiva dovrebbe infatti attestarsi sotto ai 5 miliardi di euro, di cui 1,3 saranno comunque reperiti tramite il Tesoretto presente nel documento di programmazione economica e finanziaria, mentre la parte restante da finanziare arriverà per mezzo di altri aggiustamenti. Il tutto bloccando una restituzione universale dei rimborsi che secondo i tecnici del Governo sarebbe non solo irrealizzabile, ma anche immorale; tutto ciò in favore di un rimborso progressivo e una tantum, impostato su criteri di redditività e giustizia sociale.

Decisione Consulta e adeguamento pensioni: da Bruxelles monito al rispetto dei conti e dei parametri di bilancio europei

"La garanzia assoluta del rispetto dei parametri Ue arriva direttamente da fonti del Mef, dopo che da Bruxelles è trapelata la notizia della possibile messa sotto monitoraggio dell'Italia": sono le parole riportate dall'Agenzia d'informazione Ansa a conferma dei primi riscontri informali giunti dalla Commissione Europea, sull'evoluzione della situazione previdenziale in Italia. La sentenza della Consulta ha messo in pre-allarme i tecnici di Bruxelles, che hanno visto salire il rischio di uno sforamento nei rigorosi parametri di bilancio: è in particolare lo sforamento del 3% nel rapporto tra deficit e Pil a creare le maggiori ansie nei contabili europei, tanto che si è addirittura paventato di mettere sotto osservazione il Bel Paese.

Nei fatti, a tale proposito è arrivata repentina la rassicurazione del Ministro Padoan, che ha spiegato come il livello del deficit resterà quello paventato all'interno del Def, ovvero stimabile al 2,6%.

Rimborso pensioni: strategia consiste nel diminuire progressivamente la rivalutazione

Entrando nel merito tecnico della vicenda, la strategia che con grande probabilità seguirà l'esecutivo consisterà nel prendere in considerazione le motivazioni dei giudici costituzionali sull'estrema rigidità con cui è stato applicato il parametro di penalizzazione. In tal senso, il passaggio chiave potrebbe consistere nel rimodulare progressivamente il rimborso pensionistico, così che questo risulti del 100% per i redditi più bassi e diventi meno consistente al salire dell'imponibile.

In tal modo, si potrebbe minimizzare l'impatto sui conti pubblici assicurando al contempo il rispetto della decisione presa dalla Corte Costituzionale. Se volete restare aggiornati sulle ultime novità previdenziali vi ricordiamo di cliccare il comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.