Apprendiamo che il 4 maggio il Ministro Poletti, ed è questa una novità significativa nel dibattito sulle Pensioni, ha deciso di incontrare i sindacati. Il dibattito relativo alla riforma pensioni 2015 si sta surriscaldando a seguito della sentenza dell'Alta Corte sulla riforma Fornero per ciò che attiene la mancata indicizzazione delle pensioni. Il governo e nella fattispecie il ministro del welfare Giuliano Poletti, per tenere aperto il dialogo con le rappresentanze sindacali su una materia così delicata e scottante, ha annunciato che incontrerà finalmente i sindacati.
Le organizzazioni dei lavoratori, a dire il vero, è da tempo che attendevano tale chiamata, da prima che la Corte Costituzionale si pronunciasse e per accelerare i tempi dell'incontro, hanno comunicato di aver chiesto al premierRenzi di essere ricevuti con urgenza.
Ma qual è in realtà la materia del contendere? Quali le preoccupazioni da ambo le parti?
Certamente la sentenza della Corte Costituzionale non lascia dormire sonni tranquilli al governo, al premier Renzi ed al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Ma crediamo che non faccia dormire sereno soprattutto chi oggi deve decidere come affrontare l'emergenza dettata dal buco nei conti pubblici creato dal disposto della Corte, vale a dire il Ministro Padoan.
Lo stesso Poletti afferma nel comunicare che incontrerà presto i sindacati che lo farà appena "avremo definito a livello di governo una posizione collegiale". Linguaggio politichese, ma poi mica tanto. Le parole di Poletti possono essere così tradotte "abbiamo una visione diversa a livello governativo su come far fronte alla sentenza". Il famoso tesoretto (se mai è esistito) non basterà a tappare la falla. Come provvedere allora? E qui sta la discussione in seno al governo. Soluzione non facilmente a portata di mano. Si spera che non sia portata di tasca (la nostra, quali contribuenti)! Ecco che allora l'incontro richiesto dai sindacati assume un ruolo di importanza strategica.
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