La sentenza della Consulta n. 70 del 2015 ha sancito l'incostituzionalità della legge Fornero del 2011 e questo porterà il governo Renzi ad una revisione completa dell'assetto della previdenza e soprattuto inciderà sulla riforma pensioni 2015 promessa per l'estate. Gli effetti di questa sentenza saranno molto netti: per chi, ad esempio, ha un assegno di circa 20mila euro all'anno, il rimborso dovrà essere di poco più di mille euro lordi. Il calcolo è stato svolto dall'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Napoli e ora si attende quale potrà essere la risposta dell'esecutivo.
La questione riguarda non soltanto il passato, ma anche il futuro: gli assegni dovranno necessariamente crescere ed adeguarsi.
Incostituzionalità legge Fornero: le mosse del governo Renzi per la riforma pensioni 2015, news 04-05
I calcoli svolti dall'Ordine di Napoli sono di carattere teorico, si attende infatti quali saranno le mosse del governo Renzi dal punto di vista politico. Il timore è che possa saltare qualsiasi possibilità di una riforma Pensioni strutturale per il 2015. La motivazione riguarda le risorse finanziarie: la relazione tecnica all'emendamento parlava di risparmi netti di 3 miliardi di euro e l'Avvocatura dello Stato ha parlato addirittura di 5 miliardi di euro di risparmi grazie alla riforma pensioni Fornero.
Insomma, il governo Renzi dovrà trovare questa cifra e probabilmente andrà a pesare sulla spending review con possibilità di tagli in altri settori della Pubblica Amministrazione o addirittura con la possibilità che non si tocchi più quello che resta della Fornero. Intanto, il guadagno sugli assegni è piuttosto netto. Ecco quali sono i calcoli che sono stati effettuati dall'Ordine dei commercialisti di Napoli.
Quanto cresceranno gli assegni? Governo Renzi e riforma pensioni 2015, news 04-05
Ad essere interessati ai rimborsi da parte del governo Renzi per la bocciatura della legge Fornero saranno circa 6 milioni di pensionati. Per coloro che hanno un assegno annuo di 20mila euro lordi, il rimborso sarà di 536 euro per il 2012 e di 597 euro per il 2013, per un totale di 1,133 euro lordi, ai quali va sottratto il 27% per l'Irpef (dunque 306 euro).
Ancora meglio andrà, in proporzione, per coloro che hanno una pensione di 50mila euro lordi annui, per i quali il rimborso sarà di di 2.427 euro, e per coloro che hanno una pensione d'oro di 100mila euro lordi l'anno, i quali vedranno rimborsati 4.658 euro. A queste cifre va aggiunto anche il fatto che il provvedimento non è soltanto retroattivo ma impone un adeguamento mensile per il futuro: la spesa previdenziale dunque sarà nettamente più alta anche per i prossimi tempi. L'incostituzionalità della Fornero potrebbe allora realmente bloccare il processo di riforma pensioni per il 2015 e non è chiaro ancora quale potrà essere la strategia dell'esecutivo, il timore è che scenda la scure della spending review anche su altri settori e ambiti del welfare state.
È tutto con le ultime news sulla riforma pensioni 2015 del governo Renzi, a partire dalla bocciatura della legge Fornero. Per ricevere aggiornamenti sulle questioni di politica economica, il suggerimento è di cliccare sul pulsante "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.