Potrebbero essere coloro che percepiscono una pensione più bassa a godere dellapriorità nel rimborso: questo quantoemerge dalle ultime notizie di oggi, 5 maggio 2015, in tema di Pensioni. Il governo Renzi, oltre che con Poletti che ha annunciato che a breve vedrà i sindacati, si esprime mediante il responsabile economico del PD Filippo Taddei, il quale assicura equità etenuta dei conti fra i principi base. IlCorriere della Sera, invece, parla di possibile rimborso a rate con agevolazione per coloro i quali hanno unreddito meno elevato. Quale sarà, dunque, il destino per i pensionatipenalizzati dalla riforma Fornero?
Ultime notizie su riforma pensioni, novità dal Palazzo: progressività e conti pubblici
Il principale quotidiano nazionale sottolinea che il governo Renzi potrebbe dare priorità airedditi più bassi perché la censura della Corte Costituzionale è arrivata per l’assenzadi progressività nel provvedimento. Per il problema della tenuta dei contipubblici accennato da Taddei, invece, la soluzione si scaricherebbe sugli annitrascorsi secondo il principio di competenza: le maggiori spese, quindi,andrebbero a far parte del deficit di quegli anni. Unica nota dolente è il 2014,quando il rapporto deficit-Pil è stato già vicino al 3%: il limite imposto dall’UnioneEuropea, dunque, potrebbe pericolosamente essere sforato dal fulmine a cielsereno determinato dalla decisione dei giudici costituzionali.
Riforma pensioni, chiarimenti su rimborso entro giugno: 5 miliardi di euro da restituire
Filippo Taddei fa sapere che la speranza in casa PD è didare un’indicazione sui versamenti entroil 1° giugno, così da chiarire la vicenda che, a suo avviso, non andràcomunque ad intaccare la situazione del deficit pubblico dell’anno in corso.
Ilmaggiore esborso, in ogni caso, riguarderà anche il 2015 e per questo motivo parediventare ancora più all’ordine del giorno la necessità di intervenire sulla riforma delle pensioni: il punto ècapire in che modo e, soprattutto, su chi. Dopo le lacrime della Fornero,infatti, i pensionati italiani hanno imparato ad essere diffidenti.