Da molto tempo la ragione utilizzata dal Governo per bocciare proposte pensionistiche (ma anche di altro genere) è quella della "mancanza di coperture finanziarie". In parole povere non ci sono soldi. Vuoi la quota 41 per i lavoratori precoci? Mancano i soldi. Damiano chiede una riforma delle Pensioni 2015 che consenta l'uscita anticipata a quota 100 o quota 97? Mancano le coperture.
I quota 96 della scuola negli anni hanno chiesto una misura per modificare l'errore della Fornero che li ha inchiodati? La spesa non è sostenibile, disse la ragioneria di stato a suo tempo. Insomma, senza andare avanti per ore, avrete capito che questa "scusa" è stata la più usata dal governo Renzi e da quelli passati, ma queste parole stridono fortemente e sono in antitesi con i miliardi di euro prelevati in questi giorni ai cittadini tramite Imu, Tasi, Tari, Iva, Irpef ecc... Divertiamoci a fare due conti, tanto per capire di quanti miliardi si parla (50, ve lo anticipiamo).
Ultime news Riforma Pensioni 2015 di Renzi: tante discussioni sul prepensionamento, si dice che manchino i soldi, ma intanto lo stato incassa 50 miliardi dalle tasse.
Tanto per capire dell'entità delle cifre di cui stiamo parlando, quanto incassato è praticamente cinque volte quello che servirebbe per una riforma delle Pensioni con quota 100 (che ricordiamo per i meno attenti essere la proposta più costosa per il Governo tra tutte quelle possibili). Scendendo nei dettagli del conteggio, come riporta ilgiornale.it i cittadini hanno versato 10,1 miliardi per l' Imu sulle seconde case e sugli immobili strumentali a cui si aggiungono 2,3 miliardi di euro di Tasi, e i soldi della Tari (secondo la Cgia di Mestre, 1,9 miliardi su 7,6 complessivi considerando una rata delle quattro per l'anno in corso).
Ci sono poi da considerare ancora i soldi incassati dall'Ires che dovrebbero essere 9,1 miliardi tra il versamento del saldo 2014 e dell'acconto 2015, l'Iva (6,8 miliardi) e l'Irap (4 miliardi). Il prezzo più alto è stato poi pagato dalle imprese, che hanno sborsato 10,4 miliardi per il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori delle imprese.
Nonostante tutti questi introiti però, il tema delle Pensioni 2015 rimane spinoso e non si riescono a trovare 8 miliardi per poter finanziare il ddl 857 di Damiano sulla quota 97. Inoltre anche il rimborso delle pensioni promesso da Renzi dopo la sentenza della corte costituzionale sarà solo parziale. Ieri infatti è stato reso noto dall' Ufficio parlamentare di bilancio che la cifra restituita come rimborso per il blocco dell'indicizzazione degli assegni sarà soltanto il 12% rispetto al totale dovuto. Un ennesima beffa per chi è già in pensione, così come sanno di beffa le tante parole dette a chi da troppo tempo aspetta di accedere alla pensione.... Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti qui sotto se concordate con noi!