Come era lecito aspettarsi le parole del presidente dell'Inps sulle Pensioni, Tito Boeri, non sono passate inosservate e la sua proposta di ricalcolo contributivo per l'uscita anticipata ha scatenato le ire dei sindacati e di Damiano, che non accettano di accantonare le proposte basate sulle quote, da quota 97 con penalizzazioni crescenti fino all' 8% massimo alla quota 100 per tutti. I lavoratori precoci nelle ultime settimane hanno ricevuto solo news relative alla chiusura per la quota 41, come ad esempio le dichiarazioni di ieri di Zanetti sui precoci, ma Damiano con le ultime di oggi ha riacceso la speranza, fidandosi delle parole del Ministro Poletti che gli ha ribadito come il tema delle pensioni e dell'uscita anticipata sia una priorità.
Inps, Pensioni oggi 17 giugno: Ultime news sindacati contro Boeri
Le ultime news sulle pensioni di oggi diciassette giugno partono con la reazione della CGIL per mezzo delle parole del leader Carla Cantone, che non si è certo trattenuta nei confronti di Boeri e dell'INPS: "Boeri è il presidente e dovrebbe tutelare gli interessi dell'ente non pronunciare parole che creino costantemente allarme tra i lavoratori. Il calcolo contributivo per Boeri è un ossessione, ma non può esser attuata perchè colpisce duramente le persone che le pensioni se le sono guadagnate".
Ultime Pensioni oggi su precoci e quota 97: Damiano vs INPS
Oltre ai sindacati, il presidente dell'INPS deve fare i conti anche con Cesare Damiano, che continua la sua battaglia per rilanciare il suo ddl 857 che prevede l'uscita anticipata grazie alla quota 97 (62 anni di età e 35 di contributi ).
Va ricordato che questo ddl è attualmente l'unico in commissione alla camera che contiene anche la quota 41 per i lavoratori precoci. Damiano ha tuonato contro l'INPS e contro le motivazioni di Boeri: "La nostra proposta di flessibilità non può' essere liquidata come un problema di costi come ha fatto l'Inps: l'Istituto di previdenza dovrebbe, nella sua operazione trasparenza, fornirci i conti separati di previdenza e assistenza, e quantificare i risparmi del futuro".
Damiano però lascia accese le speranze per chi attende l'uscita anticipata dal mondo del lavoro, partendo dal tavolo permanente con i sindacati che potrà essere una misura utile, come spiega il presidente della Commissione Lavoro: "E' la strada giusta perche' se non si valorizza il ruolo delle parti sociali si da' la stura alle rivendicazioni corporative piu' ingovernabili".
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