Seppur la sua gestazione sia durata oltre un anno, da questo mese con un semplice clic del mouse le imprese potranno ottenere il Documento unico di regolarità contributiva (Durc). Quest'operazione è il frutto della collaborazione tra vari attori, quali il Ministero del lavoro, Casse edili, Inail e Inps. Come dichiarato dal ministro Giuliano Poletti, questa nuova procedura semplificata permetterà di risparmiare la ragguardevole cifra di 100 milioni di euro annui.
La firma del decreto attuativo del Jobs act
L'introduzione della nuova procedura di richiesta del documento era già prevista dallo scorso anno dal Dl 34/2014, la prima parte del Jobs act, che però richiedeva il relativo decreto attuativo che il ministro Paoletti ha provveduto a firmare proprio in questi giorni. Illustrandone le novità, il titolare del dicastero del Lavoro ha dichiarato che durante il primo mese andrà avanti la sperimentazione del nuovo sistema informatico per verificarne l'affidabilità.
Funzionamento della nuova procedura
La nuova procedura predispone un servizio attraverso il quale le imprese si possono collegare telematicamente agli archivi delle amministrazioni preposte, al fine di ottenere il documento in formato Pdf, valido per tutti gli usi consentiti dalla legge, come i lavori nel settore edile, il rilascio di attestazioni Soa e l'erogazione di sovvenzioni.
Nel caso l'impresa richiedente sia in regola con tutti i contributi, l'erogazione del documento avverrà in tempo reale, mentre prima erano necessari fino a 30 giorni di attesa. Se vi sono delle irregolarità contributive invece, i motivi di queste saranno trasmessi all'impresa richiedente entro 72 ore, in modo che potrà regolarizzare la sua posizione e ottenere il certificato. Per sicurezza comunque, la vecchia procedura rimarrà attiva garantendo il disbrigo della pratica anche in caso di problemi al sistema informatico.
I risparmi previsti
Dalla nuova piattaforma sono attesi circa 100 milioni di risparmio annui, suddivisi in 80 milioni per le pubbliche amministrazioni e 20 per le imprese.
Il risparmio totale è stato calcolato considerando il numero di Durc rilasciati ogni anno, circa 5,2 milioni, moltiplicandoli per un'ora di lavoro per ogni documento al costo orario di 16 euro. Il risparmio per le imprese invece deriva dal tempo risparmiato per la richiesta del documento amministrativo.
Il confronto con le imprese
Il presidente dell'Inps Tito Boeri, ha voluto sottolineare l'imponente sforzo che si è reso necessario per approntare il sistema, considerando l'enorme quantità di certificati richiesti. Per il 2015, nei soli primi tre mesi, i Durc rilasciati sono stati oltre 2 milioni, prevedendo che entro la fine dell'anno si arriverà a 8 milioni. Nei mesi antecedenti all'entrata in funzione della nuova procedura, è stata effettuata una massiccia opera di confronto con le imprese, per la verifica della correttezza dei conti aziendali.
Boeri ha aggiunto che altre importanti novità sono contenute nei decreti attuativi del Jobs act, e che la strada intrapresa per la modernizzazione del paese è quella giusta, che nel tempo apporterà enormi vantaggi alle imprese come alle amministrazioni pubbliche, che guadagneranno in efficienza oltre a fornire servizi di maggiore qualità ai cittadini.