In questi ultimi mesi, si è sentito spesso parlare del metodo sperimentale Opzione Donna. Ma cos'è esattamente questo sistema? Esso è stato inserito nella riforma Fornero, approvata nel 2011 dal governo Monti ed entrata in vigore l'anno successivo. Tramite questa norma, le donne lavoratrici possono andare in pensione prima dei previsti requisiti pensionistici, cioè al raggiungimento di un'età anagrafica di 57 anni e 3 mesi (58 anni e 3 mesi per le autonome) e un versamento contributivo di 35 anni.

La condizione negativa è, però, quella che i loro assegni pensionistici siano calcolati con il meno conveniente sistema contributivo.

E' ancora possibile aderire alla class action tramite un ricorso organizzato in maniera privata

Per poter aderire al sistema sperimentale Opzione Donna con il metodo contributivo è, però, necessario far parte di una class action, organizzata nei mesi scorsi dalla coordinatrice del Comitato, Dianella Maroni, la quale ha comunicato, in alcuni recenti interviste, che le donne che fanno parte di questa organizzazione sono oltre 500, così come riportato dal sito specializzato pensionioggi.it.

Cosa chiedono queste donne lavoratrici? Il comitato nasce allo scopo di far applicare la misura a tutte le donne che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2015. I termini per il ricorso collettivo sono ormai scaduti (30 giugno). In ogni caso, sarà possibile agire per via legale in maniera privata fino a 20 giorni prima della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, udienza fissata il 6 ottobre prossimo.

Due circolari dell'Inps hanno interpretato in maniera restrittiva la norma Opzione Donna

La problematica nasce a seguito di due circolari dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), che ha interpretato in maniera restrittiva la norma bloccando tutte le domande arrivate a partire dal primo gennaio 2015 .

Non ci resta che aspettare e vedere se, il governo Renzi, deciderà di risolvere la questione prima della pronuncia del Tribunale di Roma oppure se confermerà questa interpretazione dell'Inps in attesa di un'altra decisione da parte della giustizia amministrativa.