Mentre si parla in continuazione di quanto sta avvenendo in Grecia e sull'impatto che potrebbe derivare sull'Italia in caso di default della nazione ellenica, prosegue il dibattito politico su come modificare l'attuale legge pensionistica in vigore: la riforma Fornero. In un altro articolo è stato evidenziato che, nei prossimi giorni, Tito Boeri, presidente Inps, presenterà alle Camere un pacchetto di proposte di natura previdenziale, dopo aver esposto le linee principali ad alcuni esponenti dell'Esecutivo. Tra queste, almeno per il momento, non trova spazio la proroga della cosiddetta Opzione Donna.
Si attende una proroga dell'Opzione Donna al 31 dicembre 2015
Le donne lavoratrici che hanno o stanno per raggiungere i requisiti richiesti per aderire a questo sistema sperimentale flessibile, approvato nel 2004 dall'ex ministro del Lavoro, Roberto Maroni, sperano in una proroga dell'Opzione Donna fino al 31 dicembre 2015, dopo che due circolari Inps, secondo una propria interpretazione, hanno bloccato le domande per aderire a questo sistema di pensionamento anticipato.
Si aspetta che il governo Renzi chiarisca, una volta per tutte, la situazione, con la possibilità per tutte le lavoratrici, raggiunti i 57 anni (58 anni per le autonome) e 35 anni di contributi, di lasciare il lavoro con un trattamento pensionistico basato sul conteggio con il metodo contributivo.
Intanto, in Parlamento, tra le varie proposte di pensionamento flessibile, è arrivato da parte del Movimento 5 Stelle anche un ddl che prevede un'ulteriore proroga di questo metodo sperimentale al 31 dicembre 2018.
Possibile un intervento con il sistema Opzione Donna applicato a tutti i lavoratori
Intanto, per quanto riguarda la pensione anticipata per tutti i lavoratori, la situazione appare piuttosto confusionaria dopo la recente sentenza della Consulta che ha sancito lo sblocco degli stipendi dei dipendenti statali con conseguente aggravio economico sulle casse dello Stato.
Una proposta che rimane ancora 'in piedi', anche se alcune indiscrezioni riportate dal sito pensionioggi.it propendono per un rinvio per il prossimo anno, sembra essere la cosiddetta Quota 97, depositata in Parlamento da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera. Un possibile intervento immediato sulla riforma previdenziale, potrebbe arrivare proprio dall'introduzione dei requisiti previsti dall'Opzione Donna con il metodo contributivo, da applicare a tutti lavoratori.