Le notizie che giungono in queste ore riprendono quelle che si sono susseguite negli ultimi mesi: trovare un sistema flessibile che possa modificare la riforma Fornero e superare la sua rigidità. Il governo Renzi cerca di trovare una soluzione che possa mettere tutti d'accordo tramite una delle proposte sin qui presentate e depositate in Parlamento.

Tra le varie ipotesi di modifica, da evidenziare quella che riguarda una categoria particolare di lavoratori, i cosiddetti lavoratori precoci.

I lavoratori chiedono di lasciare il lavoro al compimento dei 41 anni di contribuzione

Chi sono i lavoratori precoci e che cosa chiedono? Essi chiedono a gran voce al governo Renzi che gli vengano riconosciuti i sacrifici di un'intera vita lavorativa, soprattutto il fatto di aver iniziato a lavorare prima del compimento del 18esimo anno di età. Si sta studiando la possibilità di applicare per loro un sistema di uscita flessibile che tenga solamente conto del versamento contributivo di almeno 41 anni, indipendentemente dall'età anagrafica e senza l'applicazione di alcuna penalizzazione sull'assegno previdenziale.

Questa soluzione è, chiaramente, accettata da tutti i lavoratori precoci ma anche dai sindacati che chiedono a gran voce di riconoscere la peculiarità di questa categoria di lavoratori.

Il governo Renzi dovrà capire se ci sono le condizioni economiche disponibili

Di fronte a questa pressante richiesta, l'esecutivo del premier Renzi, cerca di capire se ci possano essere le condizioni economiche per giungere all'approvazione della norma previdenziale di riferimento. La situazione appare piuttosto difficile con i tecnici del ministero dell'Economia e dell'Inps che 'sconsigliano' vivamente di non procedere all'applicazione di sistemi di uscita flessibile che possano pesare sulle esigue casse dello Stato.

Vedremo, nei prossimi mesi, come e se il governo Renzi deciderà di applicare questo metodo flessibile per cercare di arrivare ad una forma di pensionamento anticipato per una determinata categoria di lavoratori.