Non c'è pace per questo piano straordinario assunzioni inerente alla riforma scolastica: negli ultimi giorni abbiamo ascoltato le critiche e le polemiche derivanti dalla questione legata alla 'supplentite', più che mai presente nella Scuola pubblica anche per il prossimo anno. 

Ora addirittura si fa sempre più insistente la richiesta di una riapertura dei termini per la domanda di assunzione. Ne abbiamo discusso qualche giorno fa, in riferimento alla nascita del nuovo gruppo Facebook, denominato per l'appunto "Riapertura dei termini per la presentazione della domanda di assunzione', attraverso il quale si intende delegittimare la procedura assunzioni Miur in corso di svolgimento. Quali sono i motivi di tale protesta e perchè si richiede la riapertura delle domande?

Scuola e richiesta riapertura domande assunzione: cosa viene contestato al Miur

La principale accusa che viene mossa al Ministero dell'Istruzione è quella di aver cambiato procedura rispetto a quanto indicato nella legge 107. In particolar modo, viene contestato il fatto che nella riforma si parli di graduatoria unica nazionale, sia per i docenti iscritti nelle GaE che per quelli inseriti nelle Graduatorie di Merito (con precedenza per questi ultimi): inoltre, si puntualizza che l'attribuzione delle province sarebbe dovuto procedere a scorrimento, partendo dal punteggio più alto. La preferenza delle province sarebbe stata, dunque, subordinata al punteggio conseguito da ogni insegnante.

Il suddetto gruppo Facebook accusa, in sostanza, il Miur di aver provveduto a cambiare in corsa le regole del 'gioco' e di aver privilegiato ora la preferenza della provincia espressa dal docente nella sua domanda. Se si fosse saputo prima, secondo il gruppo di precari le istanze presentate sarebbero state molte di più.

Assunzioni scuola: che cosa chiedono gli insegnanti e perchè?

Che cosa chiedono, dunque, questi insegnanti al Miur? Oltre alla riapertura dei termini per la presentazione della domanda di assunzione (offrendo anche la possibilità di ritiro o modifica dell'ordine delle province), si fa richiesta di interruzione della procedura in relazione alle nomine per le fasi B e C, oltre alla pubblicazione di un nuovo decreto attuativo che faccia chiarezza sul criterio di attribuzione della provincia.

Nel caso in cui tali richieste non verranno prese in considerazione dal ministero di Viale Trastevere, gli insegnanti 'minacciano' di agire legalmente contro il Miur, attraverso ricorsi urgenti.