'Ho passato un anno talmente complicato che le cose possono solo migliorare'. Così esordisce il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, durante l'intervista concessa al quotidiano 'Il Messaggero' e pubblicata sul numero odierno.

E poi subito a snocciolare i numeri, perchè la riforma scolastica, ancor prima della sua trasformazione in legge N. 107/2015 è sempre stata caratterizzata da statistiche e da confronti con il passato, tra quello che non è stato fatto e tra quello che il governo Renzi continua a ribadire di voler fare.

Riforma scuola: soldi, assunzioni e concorso

Così l'onorevole Giannini cita la perdita di ben settantamila insegnanti dal 2009 al 2012 e di come, al contrario, adesso siano arrivate le nuove assunzioni: 'per me questo è un buon lavoro' perchè 'assumiamo cento mila persone e facciamo un nuovo concorso che ne riporterà in cattedra altri 70 mila'.

Numeri, sempre numeri, il piatto forte del governo. E allora potevano mancare i soldi, le risorse messe a disposizione dallo Stato per la Scuola? Il fondo di finanziamento era pari a 80 milioni nel 2013, è salito a 110 nel 2014, ma con la Buona Scuola raggiunge i 233 milioni di euro.

Soldi non solo per le scuole, perchè il ministro Giannini menziona anche i 'premi' da elargire ai professori e il famoso voucher da 500 euro: 'Abbiamo stanziato oltre 200 milioni, subito disponibili'.

Giannini sulle 'deportazioni': 15% su centomila, inaccettabile e inopportuno usare questo termine

A proposito del tema delle 'deportazioni' dei docenti, il capo del Miur afferma di avere 'grande rispetto per la storia e per le parole' ed è per questo motivo che ritiene che questo termine sia stato usato in maniera inaccettabile e inopportuna. 

Il ministro ha ribadito come la mobilità nel pubblico impiego e pertanto anche per quanto riguarda il mondo della scuola rappresenta un fenomeno storico che la Buona Scuola non ha affatto aumentato ma che, al contrario, provvederà a diminuire nei prossimi anni. Per l'onorevole Stefania Giannini, si tratta del 15% su un totale complessivo di 100 mila assunzioni: ecco perchè ritiene che 'chiamarla deportazione sia qualcosa di eccessivo'.