Quelle a venire saranno settimane di passione per centinaia di migliaia di docenti impegnati già adesso nella fase B del piano di assunzioni stabilito dal MIUR previe decisioni del duo Giannini-Renzi. Completata la fase B scatterà la terza, la fase C, che in linea di massima dovrebbe completarsi entro metà novembre. Solo a quel punto potrà dirsi ufficialmente aperto il capitolo connesso al concorso Scuola 2016: le ultime news aggiornate ad oggi 9 settembre provenienti al riguardo dal MIUR parlano di un bando che arriverà entro i primi di dicembre e di minimo 150mila domande di partecipazione.
Ancora da decifrare le ormai croniche problematiche connesse ai requisiti: tutti dovranno essere abilitati, a far discutere come sempre è la situazione degli abilitati TFA e PAS.
Info concorso scuola 2016, ultime news MIUR 9-09: bando entro dicembre, in media 3 docenti si contenderanno un posto
Il punto di riferimento per la nostra analisi è senz’altro l’intervista concessa dal ministro Giannini al quotidiano Il Mattino. I posti messi in palio dal concorso scuola 2016 saranno almeno 60mila, con il MIUR a stimare minimo 150mila domande. Molto probabilmente si arriverà anche alle 180mila, da qui il rapporto 1/3 tra docenti partecipanti e posti messi a concorso.
Analisi concorso scuola 2016, quale punteggio per abilitati TFA e PAS?
Il concorso scuola 2016 dovrebbe essere aperto soltanto ai docenti in possesso di regolare abilitazione all’insegnamento. Dovrebbero essere dunque esclusi neolaureati e insegnanti privi di abilitazione. In linea teorica, una procedura pubblica non può prevedere come titolo d’accesso un corso a pagamento come TFA e PAS, da qui la serie infinita di ricorsi presentata in passato dai docenti precari esclusi dalla selezione. A far discutere anche la dicotomia abilitazione/idoneità all’insegnamento, con il MIUR stesso a non aver mai chiarito con esattezza la differenza. I comitati di docenti abilitati tramite TFA e PAS sono comunque già al lavoro per far si che ai due titoli venga attribuito il maggior punteggio possibile in fase di graduatoria.
In attesa di ricevere dunque i dovuti chiarimenti, prosegue senza soluzione di continuità il percorso di riforma della scuola. Un iter più che accidentato con Renzi, Giannini e MIUR costretti a delle vere e proprie gincane per districarsi nella folla di critiche ricevute. Sulla Buona Scuola Renzi si gioca gran parte del proprio futuro: per l’ex rottamatore c’è dunque la grande chance di cavalcare il trend positivo degli ultimi sondaggi, il tutto nella speranza che la tenue ripresa di consensi elettorali non si riveli una bolla di sapone. Ai posteri l’ardua sentenza: noi seguiremo tutti gli sviluppi, cliccate il tasto ‘Segui’ per rimanere aggiornati.