Arriva l'ennesima doccia fretta per i lavoratori in età avanzata che attendono un riscontro sulla flessibilità nell'accesso all'Inps dalla prossima legge di stabilità 2016. Secondo le dichiarazioni espresse dal Ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, il tema della riforma previdenziale sarà rimandato al prossimo anno. Per l'esponente del PD, il nodo dei lavoratori disagiati in attesa di quiescenza "non è all'ordine del giorno della legge di stabilità", un'affermazione rilasciata al telegiornale di Sky nella giornata di ieri e che ha fatto velocemente il giro della rete.
Come se non fosse già sufficientemente chiaro, l'idea è stata ribadita anche successivamente con un'ulteriore precisazione: "per chi vuole andare in pensione nel 2016 non è prevista flessibilità in uscita". La presa di posizione non mancherà di accendere nuove discussioni, visto che una parte trasversale del Parlamento sta premendo ormai a mesi per introdurre delle nuove opzioni di flessibilità previdenziale, al fine di garantire perlomeno la correzione delle situazioni di maggior disagio sorte in seguito all'approvazione della legge Fornero.
Riforma pensioni, priorità dell'esecutivo sono lavoro e abbattimento delle imposte sulla prima casa
Stante la situazione, sembra proseguire il braccio di ferro tra la parte dell'esecutivo e del PD che ha aperto chiaramente alla flessibilità previdenziale e la fazione dei rigoristi. Secondo le previsioni di Padoan, le risorse a disposizione nel bilancio pubblico dovrebbero essere destinate al lavoro e all'abbattimento delle imposte, con particolare attenzione per il taglio di quelle sulla prima casa. Sulle Pensioni l'unica piccola apertura è stata di principio, visto che per Padoan l'idea "della flessibilità in uscita è giusta", seppure al momento non rientra nelle priorità delle azioni di Governo.
Restiamo in attesa di registrare le reazioni a questa ennesima presa di posizione, visto che proprio oggi si terrà una mobilitazione di protesta davanti al Mef organizzata dalle lavoratrici opzione donna, alla quale saranno presenti anche i rappresentanti dei lavoratori esodati, dei precoci e più in generale i lavoratori in età avanzata che rivendicano il proprio diritto al pensionamento.
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