Nel marasma previdenziale odierno causato dal clamoroso dietrofront del Governo Renzi, i lavoratori esausti di questo continuo 'balletto' fatto di dichiarazioni e ritrattazioni si chiedono che ne sarà del loro destino previdenziale. Le ultime dichiarazioni, che manifestano una netta presa di posizione da Palazzo Chigi, giungono dallo stesso Premier Renzi. Quest'ultimo, intervenuto nella trasmissione 'Porta a Porta', ha esplicitamente detto che il Governo non rinuncerà alla riforma promessa, ma che il costo di tale operazione dovrà essere a 'costo' zero per lo Stato. Dunque tra le righe arriva la conferma della 'bomba' giornalistica fatta esplodere ieri da La repubblica, ove si annunciava il clamoroso dietrofront del Governo determinato dalla 'mancanza di coperture.

Che ne sarà ora della tanto auspicata flessibilità in uscita, che avrebbe dovuto dare slancio anche all'occupazione giovanile? Tra gli indignati da questo 'tirarsi indietro' troviamo l'onorevole Walter Rizzetto, di cui pubblichiamo le parole postate sul suo profilo Facebook.  Parole che certamente in questo momento di delusione e sconforto, potrebbero ridare sollievo a milioni di lavoratori.

Ultimi aggiornamenti Riforma pensioni, Rizzetto dice la sua: Il Governo non rinunci alla flessibilità

Eccovi le parole di Rizzetto, postate circa un'ora fa sulla sua pagina ufficiale Facebook , una boccata di aria fresca per i lavoratori dopo ultime dichiarazioni di Renzi e Padoan?

'Non è più possibile rimandare la riforma del sistema pensionistico!

Questa manovra sembrava imminente invece il Ministro dell’economia Padoan l’ha bocciata affermando che non ci sono le risorse finanziarie necessarie. Solo una settimana fa invece il Ministro del lavoro Poletti aveva dichiarato che il Governo era pronto già nella prossima legge di stabilità a stanziare risorse per questa riforma. Ho interrogato il Ministro Poletti affinchè si proceda urgentemente a questa manovra che deve prevedere la possibilità di accedere anticipatamente al trattamento previdenziale attraverso ragionevoli criteri, anche per agevolare il ricambio generazione nel mondo del lavoro. Ora vedremo se il Ministro del lavoro interverrà concretamente superando i limiti sollevati dal Ministro dell’economia sulla fattibilità della manovra.

I soldi ci sono e la riforma è prioritaria per incominciare seriamente a fronteggiare il grave disagio sociale provocato dalla Legge Fornero! Un Governo responsabile sa gestire ed utilizzare le risorse! Voglio ricordare che l’esecutivo non ha usufruito, pur potendo, delle risorse finanziarie del Fondo sociale europeo che potevano essere utilizzate per favorire il “reinserimento lavorativo e la dignità di reddito pensionistico dei lavoratori”. Per avere questi soldi, l’Italia ne avrebbe dovuto fare richiesta entro il 21 luglio 2014 ma a ciò, inspiegabilmente, le istituzioni competenti non hanno provveduto. E poi dicono che non ci sono i soldi!'