Malgrado le ultime notizie sulla riforma Pensioni che giungono non facciano ben sperare sull'introduzione di nuovi meccanismi di flessibilità per l'accesso alla pensione anticipata a 62 anni nella prossima legge di Stabilità, i sindacati continuano a sperare e a lottare. "Sulla flessibilità in uscita - ha detto oggi il segretario generale della Uil - ci conto ancora".

Previdenza, Barbagallo (Uil): su pensione anticipata continuo a contarci

Secondo il dirigente sindacale "bisogna consentire ai lavoratori - ha sottolineato oggi Carmelo Barbagallo - di andare in pensione, volontariamente, in una fascia di età compresa - ha spiegato - tra i 62 e i 67 anni".

"Noi pensiamo - ha aggiunto il sindacalista intervenendo oggi durante la nuova puntata di Agorà su RaiTre - che una vera riforma delle pensioni debba dare - ha sottolineato Barbagallo - stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani". Secondo il segretario generale della Uil bisogna consentire agli anziani, e non ai giovani, di poter eseguire i lavori socialmente utili. Mentre per le nuove generazioni servono posti di lavori stabili che potrebbero trovarsi consentendo ai sessantenni di accedere in anticipo al trattamento pensionistico.

Pensione anticipata, Baretta (Mef): tema in agenda ma legato a sostenibilità

E dall'esecutivo continuano ad arrivare notizie poco rassicuranti sulle modifiche alla riforma pensioni Fornero verso un sistema più flessibile che sostanzialmente abbassi l'età pensionabile innalzata nel 2011 dal Governo Monti con l'appoggio della maggioranza delle larghe intese.

In via generale l'esecutivo, come conferma oggi il sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta, ritiene che la riforma pensioni sia un "argomento degno di essere affrontato", dunque un "tema valido e importante che è in agenda" sul quale tuttavia occorre verificare, ha detto il sottosegretario del Mef, "la compatibilità finanziaria.

Quindi resta ancora da capire se nuovi criteri più flessibili per il prepensionamento potranno essere inseriti nella manovra economica e finanziaria che sarà varata ad ottobre o se servirà "una legge ad hoc", quindi un provvedimento che non sarà incardinato nella legge di Stabilità 2015 ma in un successivo eventuale provvedimento "ad hoc" sulle pensioni.