La platea dei potenziali fruitori di un'apertura alla flessibilizzazione previdenziale e alle misure delle uscite anticipate sarebbe composta da poco meno di due milioni di soggetti, tutti compresi nella fascia di età che va dai cinquantotto anni ai sessantatre. Sarebbero questi i dati snocciolati dall'Istat riguardo l'attuale stato dei lavoratori in prossimità di pensionamento.

La delegazione dell'istituto di ricerca nazionale è stata ricevuta in audizione presso la Camera dei Deputati ed ha presentato un dossier esaustivo riguardante questo delicato tema, che sarà oggetto di un'accesa dialettica durante il dibattito della legge di stabilità. Sempre secondo l'Istat, sarebbero circa 111.000 coloro che sono rimasti disoccupati in età avanzata, quasi raddoppiando in percentuale (dal 3% al 5,3%) negli ultimi sette anni. Numeri che fanno emergere e comprendere l'impatto della stretta occupazionale subita dai pensionandi a partire dalla crisi internazionale sviluppatasi nel 2008 e aggravatasi nel corso del 2011.

Pensioni pubbliche: 52% delle donne percepisce emolumenti sotto le 1000 euro

Stante la situazione, particolarmente interessante appare l'approfondimento portato avanti dall'Istat sulla situazione delle donne. Riguardo la platea delle pensionate, oltre la metà di coloro che percepiscono una pensione ha un importo dell'assegno sotto le 1000 euro, mentre la stessa platea arriva ad appena un terzo negli uomini. Secondariamente, si sono posti in evidenza anche i problemi che insorgono durante la fase di accumulo: in particolare, dopo la gravidanza solo il 30% delle donne torna a lavorare attivamente. Un dato cresciuto in modo esponenziale durante gli anni della crisi e che purtroppo può avere un impatto pesante per il proprio futuro previdenziale.

Anche perché l'interruzione del lavoro si traduce nello stop ai versamenti all'Inps, con difficoltà ad accedere alle tutele pubbliche in età avanzate o con la prospettiva di ricevere un vitalizio relativamente basso.

E voi, cosa pensate dei dati suggeriti dall'indagine dell'Istat in relazione alla platea dei pensionandi e di chi ha risulta già in quiescenza? Come da nostra abitudine, restiamo a disposizione qualora desideriate pubblicare un commento sulla vicenda. Mentre per ricevere tutti i prossimi aggiornamenti sulle pensioni vi suggeriamo di cliccare il comodo tasto "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.