In cosa si può investire il buono da 500 euro offerto dal premier Matteo Renzi ai docenti di ogni ordine e grado della Scuola statale? Fino a poco tempo fa non era chiaro a cosa si riferissero le indicazioni generali fornite dal Miur e i docenti si interrogavano su quello che era lecito acquistare o meno con i soldi messi loro a disposizione, lo scorso ottobre, per la propria formazione professionale.
Libri, riviste, pubblicazioni, quali acquistare
L'acquisto di libri, riviste e pubblicazione, secondo le recenti Faq con le quali il Miur risponde ai dubbi ed alle domande dei docenti, non deve essere per forza inerente alla materia che un docente insegna in quanto la legge 107/2015 sostiene che è fondamentale, per la formazione professionale di un insegnante, un quadro di obiettivi formativi riguardanti sia competenze disciplinari che trasversali oppure metodologie didattiche e di laboratorio non necessariamente attinenti ad una sola disciplina di insegnamento: per cui anche un insegnante di inglese può acquistare un romanzo di letteratura italiana e viceversa un docente di italiano può spendere parte del bonus per pubblicazioni, libri e riviste in lingua inglese.
Quali tipi di hardware e software si possono acquistare
Per quanto riguarda l'acquisto di hardware, rientrano in questa categoria sia computer portatili che fissi, oppure palmari, notebook e tablet, in quanto strumenti informatici che permettono la formazione in modo continuo e permanente del docente. Non rientrano invece nei possibili acquisti telefoni cellulari o smartphone che sono strumenti per la comunicazione e quindi non inerenti alle finalità previste dal bonus. Per quanto riguarda i software, si possono acquistare, per esempio, programmi per consultare enciclopedie e dizionari oppure di videoscrittura o per progettare disegni tecnici o modelli matematici.
Non rientrano nei possibili acquisti le cartucce, le stampanti, le chiavette USB o le videocamere perché si tratta di dispositivi che fanno parte dei componenti parziali degli hardware.
A quali corsi professionali ci si può iscrivere
Con il bonus dei docenti si possono pagare iscrizioni a corsi di aggiornamento e qualificazioni professionali se svolti presso Enti accreditati dal Miur; per l'iscrizione ad un Master universitario, corsi universitari per docenti, corsi dopo il conseguimento della laurea sempre inerente al profilo professionale, si precisa che vanno bene purché siano organizzati da Università, consorzi universitari, interuniversitari e Istituti pubblici di ricerca i quali sono proprio qualificati per formare il personale scolastico.
Anche per quanto riguarda i corsi online è necessario che questi vengano organizzati da enti accreditati dal Miur, come, ad esempio, Itinera. Si possono frequentare anche corsi per apprendere una lingua straniera ma solo se l'istituto che organizza i corsi è qualificato per formare il personale della scuola, cioè gli enti culturali che rappresentano gli stati membri dell'Ue e le lingue straniere facciano parte delle materie inserite nei curriculum delle scuole italiane. Per maggiori informazioni consultare il sito del Miur.
Come utilizzare il bonus per teatro, cinema, spettacoli
Non è necessario che le rappresentazioni teatrali, cinematografiche, l'ingresso ai musei o assistere a spettacoli dal vivo ed eventi culturali debbano essere inerenti alla materia di insegnamento del docente, perché, come per l'acquisto di libri, riviste e pubblicazioni, la formazione professionale degli insegnanti non deve riferirsi ad una sola esclusiva professionalità.