Cosa è accaduto ad alcuni emendamenticome quelli concernentil'estensione dell'opzione donna alle nate nell'ultimo trimestre del '58 (UT58)e quello mirato alla depenalizzazione degli assegni dei precoci liquidati ante 2015? Entrambe le modifiche sono state accolte inizialmente al Senato per poi essere invece, in un secondo tempo, ritirate e rinviate alla decisione della Camera. La curiosità dilaga tra i lavoratori che basiti non riescono a capacitarsi di tali decisioni 'altalenanti'. Poiché il disorientamento, seguendo i commenti sui gruppi facebook dei diretti interessati ('Comitato Opzione Donna' e 'Lavoratori precoci unitia tutela dei propri diritti')è quasi 'palpabile', abbiamo deciso di intervistare la senatrice Pd Erica D'Adda per comprendere cosa sia accaduto al Senatoe quali siano le reali chances dei pensionati precoci e delle donne di arrivare alla 'meta' nella Legge di Stabilità.

Eccovi quanto è emerso nel corso dell'intervista rilasciataci in esclusiva dalla Senatrice.

Focus opzione donna UT58 e stop penalizzazione ante 2015: intervista esclusiva alla D'Adda

-L'emendamento di cui lei è prima firmataria riguardante la depenalizzazione degli assegni ante 2015, che avrebbe certamente avvantaggiato quei precoci che, avendo avuto la pensione liquidata entro il 31/12/2014, hanno subito tale decurtazione, è stato prima ammesso al Senato e poi ritirato e rinviato alla Camera. Può spiegarci cosa è accaduto e dirci se ci sono ancora buone possibilità per tale provvedimento?

È accaduto che hanno suddiviso la finanziaria per temi e quelli riguardanti le Pensioni vengono rinviati in blocco all'esame della Camera.

In realtà, questo è successo per quasi tutti i gruppi di emendamenti. Daremo una mano anche noi perché si possano comunque portare a casa i risultati nella seconda lettura, per ora sono moderatamente ottimista.

-Problema analogo è sorto su un altro emendamento che ha sollevato molte polemiche. Ci riferiamo a quello relativo all'opzione donna, che sembrava destinato a 'risollevare' le sorti delle lavoratrici nate nell'UT58 attualmente escluse dalla LDS.

L'emendamento di modifica all'art 19 è stato prima ammesso e dichiarato 'finanziariamente sostenibile' e poi ritirato e 'rimbalzato' alle decisioni della Camera. Le lavoratrici che sono passate dalla gioia allo sconforto e all'incredulità in poche ore per l'ennesimo dietrofront istituzionale, si chiedono: la soluzione è solo rinviata alla Camera ma 'in dirittura di arrivo ' o non vi sono più speranze?

Non posso che rispondere nello stesso modo di come mi sono già espressa. Speriamo che il governo stanzi le risorse necessarie, che le risorse ci siano, è un atto di giustizia. Ci troveranno, mi troveranno dalla loro parte queste mie concittadine. Ad oggi non mi sento di dare certezze, ma solo di lavorare e vedere cosa accade.

Resta inteso che anche qualora questi due emendamenti, come speriamo,trovassero accoglimento alla Camera resterebbero pur sempre degli insoddisfatti. Ci riferiamo da un lato alle lavoratrici iscritte al gruppo 'Opzione donna proroga al 2018', che vorrebbero il regime sperimentale proseguisse oltre il 31/12/2015, e dall'altro ai lavoratori precoci che accederanno alla pensione dal 1/1/2018, subendo nuovamente le penalizzazioni legate all'età anagrafica, e chegradirebbero la cancellazione definitiva di tali decurtazioni.Ma come si dice, 'un passo alla volta'.