Proseguono senza interruzione i dibattiti sulla riforma delle pensioni, molti i lavoratori delusi da quanto emerso fino ad oggi 2/11 nella Legge di Stabilità. Tra questi sicuramente i lavoratori precoci che sembrano essere stati completamente dimenticati dall'esecutivo Renzi che al momento ha proposto come flessibilità unicamente il part-time over 63 anni, che a nulla servirebbe alla risoluzione del 'dramma' previdenziale dei precoci.

Questi lavoratori chiedono, infatti, di poter accedere alla quiescenza dopo aver già versato 41 anni di contributi. Nel limbo previdenziale restano anche alcune lavoratrici appartenenti al 'Comitato Opzione donna'; si tratta del 'paradosso' della nate nell'ultimo trimestre del 1958.

La Legge di Stabilità, all'articolo 19, ha ristabilito i termini di scadenza sanciti dalla legge 243/2004, ma non ha tenuto conto dell'aspettativa di vita. Questi 3 mesi in più lasceranno fuori, nonostante la correzione delle circolari 35/37 del 2012, le donne che compiranno 57 anni dopo il 1 ottobre 2015. Molti esponenti politici di spicco, Cesare Damiano in primis, hanno fatto presente che verranno presentati degli emendamenti per correggere tale 'ingiustizia'.

I lavori alla Camera, stando al calendario aggiornato dall'ufficio di Presidenza della Commissione, riprenderanno il prossimo 3 novembre. Il tema principale che verrà affrontato dal Comitato Ristretto sarà quello relativo ai pensionamenti flessibili, si riapre dunque una speranza anche per i lavoratori precoci?

Riforma pensioni precoci e opzione donna: si torna a sperare?

Sulla Riforma Pensioni si poteva fare di più, questo è anche il parere del numero uno dell'Inps Tito Boeri. Il quale afferma, nel corso di una lunga intervista a 'In Mezz'ora', come siano ancora troppi i nodi rimasti irrisolti nella Legge di Stabilità. Si pensi ad esempio alla settima salvaguardia esodati che lascia fuori ancora 20.000 soggetti.

Che faranno di tutto, puntualizza Boeri, ribadendo che la questione esodati é tutt'altro che risolta, per ottenere un'ottava salvaguardia. Il messaggio che Boeri pare 'lanciare' nel corso dell'intervista rilasciata a Lucia Annunziata è che il Governo debba apprestarsi quanto prima a fare davvero concretamente una riforma delle pensioni.

L'obiettivo della Commissione, che si riunirà in Comitato ristretto, già il 3/11 sarà proprio quello, stando alle parole di Cesare Damiano, di riuscire a raggiungere, a partire dalle 19 proposte di legge giunte in Commissione Lavoro, un testo unificato da far pervenire al Governo. Dal momento che tra le proposte vi è quella dello stesso Presidente della Commissione ossia il Ddl 857 Damiano-Baretta che contempla anche la Quota 41, per i precoci, visti anche gli ultimi incontri tra lavoratori e deputati, si riaprono delle possibilità effettive?

Per quanto concerne l'opzione donna, invece, resta viva la speranza che il Governo 'corregga nuovamente il tiro' includendo anche la nate nel IV trimestre del 58, affinché almeno una delle questioni previdenziali possa dirsi definitivamente conclusa in legge di stabilità. Sebbene resterebbe comunque da comprendere la fattibilità o meno di un'eventuale proroga dell'opzione donna al 2018, ma di questo si potrebbe parlare in futuro, una volta risolti gli attuali nodi critici ancora aperti.