Le organizzazioni sindacali fanno fronte comune sulla tematica previdenziale. Agitazioni e mobilitazione sono le parole che più di frequente e meglio esprimono il pensiero delle parti sociali impegnate in prima linea nella battaglia contro il governo per chiedere riforme sulle pensioni, le modifiche alla legge Fornero tanto invocate e tanto attese. Prima la Cgil nei giorni scorsi, con Vera Lamonica, ha espresso le sue contrarietà alla mancata attuazione di tali cambiamenti strutturali e poi Carmelo Barbagallo (Uil) che propone lo stato di agitazione fin dai primi gironi del nuovo anno.
Prese di posizione che danno il senso di come il clima si stia surriscaldando.
La Uil è pronta a mobilitazioni e ad azioni forti già da gennaio per modificare la Fornero.
Per quanto riguarda le ultime dichiarazioni sul tema previdenziale, ci sono da registrare quelle del segretario della Uil, Carmelo Barbagallo. "Nel mese di gennaio - ha sottolineato - dovremo prepararci a iniziative di mobilitazione forti e diffuse”. Tutto ciò se entro fine anno il governo non avrà chiarito la propria posizione in merito alle modifiche richieste dai sindacati alla Legge Fornero del 2011 (Governo Monti). Barbagallo ha espresso con chiarezza e sostenuto con vigore, nella sua relazione introduttiva dei lavori del Consiglio confederale della Uil, quella che sarà la posizione del sindacato in caso di mancate risposte da parte dell'esecutivo entro la fine di quest'anno.
Del resto è noto che rapporti tra i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil in questi ultimi tempi si sono rinsaldati, il confronto sul sistema contrattuale e previdenziale è costante e proficuo e fin dalla prossima settimana potrebbe essere messa in campo un'iniziativa nazionale congiunta per rilanciare la questione.
Cgil insiste per i 41 anni di contributi per i precoci
Nei giorni scorsi aveva fatto sentire la sua voce anche la Cgil. Vera Lamonica aveva tracciato un quadro sulla situazione italiana di lavoro e Pensioni, certamente non incoraggiante dal punto di vista del sindacato. Lamonica ha comunicato che Cgil, Cisl e Uil, a riprova degli ottimi rapporti di questi mesi, hanno deciso di presentare per il 17 dicembre una piattaforma comune per le pensioni nel corso di un'iniziativa pubblica che si terrà in contemporanea in tre grandi città: Bari, Torino e Firenze, con l'obiettivo di aprire una vera e propria vertenza.
“Se non ci sarà concesso un confronto con il Governo Renzi, ci saranno iniziative di sostegno e una mobilitazione”. Queste le parole di Vera Lamonica che lasciano prevedere, se unite a quelle di Barbagallo, un inizio anno veramente incandescente. Uno dei temi caldi evocati da Lamonica è quello dei lavoratori precoci. Il sindacato insiste per il loro pensionamento con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni. Staremo a vedere nei prossimi giorni. Voi intanto seguiteci cliccando su “segui” per essere sempre aggiornati.