"Resta da tutelare una ulteriore fetta di 25 mila lavoratori come certificati dallo stesso Governo", lo ha affermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, il quale avrebbe espresso la volontà di ricorrere ad un'ottava misura di salvaguardia per tutelare i rimanenti 25 mila lavoratori individuati dall'Inps, che ancora attendono una copertura previdenziale.

Damiano: 'possibile un'ottava salvaguardia'

L'art. 18 del disegno di legge di stabilità prevede una settima salvaguardia per gli esodati ma stando alle parole del Presidente Damiano, tale misura non sarebbe sufficiente per risolvere in via definitiva il problema.

Il testo che molto probabilmente entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2016 prevede, infatti, un settimo provvedimento di salvaguardia che potrebbe rivelarsi utile per circa 26.300 persone, mentre altri 25 mila lavoratori stimati dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale rimarrebbero ancora privi di apposita tutela.

"Siamo pronti a sostenere un'ottava salvaguardia se sarà necessario. Anche perché, con la settima non è stato aggiunto un euro in più ai fondi messi a disposizione con le precedenti salvaguardie", ha detto l'ex ministro del Lavoro Damiano. A tal proposito, va ricordato che, lo stesso Damiano aveva proposto dei correttivi al fine di estendere la settima salvaguardia anche ai lavoratori in mobilità, del trattamento speciale edile e ai lavoratori domestici.

2 miliardi di euro per opzione donna, Damiano: 'cifra esagerata'

Nel ddl di stabilità è stato inserito anche un provvedimento per dare la possibilità alle lavoratrici di lasciare anticipatamente il lavoro dopo la maturazione di almeno 57 anni di età e 35 anni di versamenti contributivi, accettando un ricalcolo contributivo dell'assegno.

Anche l'obiettivo riguardante la proroga dell'opzione contributivo donna, infatti, è stato raggiunto anche se, secondo Damiano, le coperture finanziarie utilizzate non erano necessarie visto che, si doveva provvedere solo alla correzione delle circolari Inps.

Circa 2 miliardi di euro era la cifra stimata dall'Istituto di Previdenza per garantire un futuro previdenziale a 36 mila lavoratrici.

Secondo Damiano, si tratterebbe di una cifra esagerata: "per questo chiederemo un monitoraggio che certifichi quante donne usufruiranno effettivamente della normativa e con quale spesa", ha concluso il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.