Il Presidente dellla XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano si è dichiarato soddisfatto delle mobilitazioni e delle reazioni da parte dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, ritenendo il fatto come un qualcosa di positivo. Secondo Damiano si registrerebbe, inoltre, un'importante convergenza di contenuti per quanto riguarda il tema della flessibilità in uscita, all'interno della riforma pensioni.
Cesare Damiano ha voluto spiegare e chiarire l'esistenza di alcune proposte di legge, da parte dei partiti di maggioranza e di opposizione, che si sono poste l'obiettivo di consentire di andare in pensione a partire dagli anni 62, attraverso la flessibilità e che tali proposte sono già state prese in considerazione dalla Commissione Lavoro della Camera.
Le parole di Cesare Damiano
"Gli altri requisiti che vengono richiesti sono i seguenti: almeno 35 anni di contributi e massimo l'8% di penalizzazione. Per i precoci è stato proposto di poter uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e le proposte unitarie dei sindacati, anche se presentano alcune differenze, si muovono nella stessa direzione.
Tutti noi, compreso io, lavoreremo affinché nel 2016 il tema flessibilità in uscita diventi argomento centrale".
Per Cesare Damiano si tratta di un impegno importante, che più volte è già stato promesso dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Attraverso la flessibilità in uscita, si può favorire il ricambio del turnover e si potrebbe favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. "Sarà la battaglia fondamentale del 2016", così ha chiuso l'argomento ricordando, comunque, i successi che sono stati raggiunti grazie al grande lavoro che la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha svolto e continua a svolgere.
La riforma Pensioni continua ad essere un argomento molto caldo e che suscita parecchio interesse e ci si augura che col passaggio alla Camera della Legge di Stabilità, si possano finalmente portare a termine battaglie iniziate ma non ancora terminate, come la sospensione della penalizzazione per i lavoratori precoci, l'opzione donna e l'approvazione della settima salvaguardia.