Governo al lavoro per la riforma Pensioni non solo in Italia. Se l'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi ha deciso di rinviare al prossimo anno le modifiche alla legge Monti-Fornero del 2011 introducendo comunque alcune novità nella legge di Stabilità 2016, in Grecia, il premier Alexis Tsipras è costretto ad intervenire subito sulla riforma del sistema previdenziale per dare risposte adeguate all'Unione europea e alla Troika sul debito pubblico e il piano di rientro.
Proprio per evitare una situazione come quella in cui si ritrova oggi la Grecia fu varata in Italia quattro anni fa la legge Fornero, che è stata una garanzia sul piano finanziario ma un disastro sul piano sociale, a partire dalla questione esodati alla quale è stato trovato un rimedio con la manovra di bilancio approvata definitivamente al Senato, anche se ancora si aspetta una soluzione per gli insegnanti e i lavoratori Ata della Quota 96 scuola.
Riforma pensioni, attesa più flessibilità in uscita
Diversi i paesi dell'Unione europea che in questi anni hanno ritoccato i sistemi previdenziali. La riforma pensioni realizzata in Germania dal governo di Angela Merkel sembra simile a quella che vorrebbe realizzare l'Italia per la riduzione dell'età pensionabile: più flessibilità in uscita dal lavoro per garantire a tutti l'accesso alla pensione intorno ai 62 anni e non a 67 e passa anni come avviene adesso.
In tutt'altra direzione va la riforma previdenziale greca, che invece sta alzando l'età pensionabile abolendo le baby pensioni. Anche se il premier greco, vista tanta austerità chiesta dall'Europa, sulla previdenza non vuole andare oltre rinunciando di apportare ulteriori tagli agli assegni previdenziali. "Questa linea rossa - ha detto Alexis Tsipras - non è negoziabile. Non ridurremo le pensioni - ha sottolineato - per la dodicesima volta". Intanto, nell'area extraeuropea del Mediterraneo sta lavorando sulla riforma pensioni anche il Marocco. Già presentato al Parlamento il piano previdenziale del governo guidato dal premier Abdel Ilah Benkirane. Anche qui, come in Grecia, si cerca di correre ai ripari aumentando l'età pensionabile, che salirà progressivamente da 61 a 63 anni nel 2019.
Prime pensioni 2016 in pagamento il 5 gennaio
Resta molto da fare sui requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione d'anzianità in Italia ed eccessivamente penalizzanti le decurtazioni sulla pensione anticipata. L'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi cercherà di dare risposte adeguate a lavoratori e sindacati nei primi mesi del 2016 cercando ovviamente di non fare danno ai conti pubblici. Quali le novità in arrivo in materia di flessibilità dopo i primi provvedimenti in materia pensionistica inseriti nella finanziaria? Le proposte caldeggiate unitariamente dai sindacati sono quelle della pensione anticipata a 62 anni per tutti e della Quota 41 per i lavoratori precoci, mentre c'è chi spera in una ulteriore proroga, magari fino al 2018, dell'Opzione Donna.
Intanto, a proposito di pensioni in Italia, a cominciare dallo scorso giugno, come disposto dalla legge numero 109 del 17 luglio, il giorno di pagamento delle pensioni è stato unificato al primo giorno bancabile del mese; così sarà anche per il 2016, ad eccezione di gennaio che saranno pagate giorno 5, che risulta il primo giorno bancabile dal calendario 2016 pubblicato dall'Abi.