Quali le novità sulle Pensioni nel quadro della legge di Stabilità 2016? In attesa che il Governo Renzi intervenga con una riforma pensioni complessiva - promessa dal premier per i primi mesi del prossimo anno - che sciolga una volte per tutte l'ingarbugliato nodo della flessibilità in uscita dal lavoro introducendo nuove formule d'accesso alla pensione anticipata, diversi sono i provvedimenti in materia previdenziale inserite nella finanziaria che da lunedì 21 dicembre è già al Senato per l'approvazione definitiva in terza lettura.

Manovra Renzi: ecco le novità sulla previdenza

La manovra di bilancio, infatti, prevede misure finalizzate a salvaguardare diverse fasce di lavoratori vicini al pensionamento rimasti senza lavoro. Nello specifico, in chiave di flessibilità in uscita, vengono garantite tutele per una rimanente parte di esodati. Previste anche agevolazioni per le lavoratrici che abbiano intenzione di andare i pensione con 35 anni di contributi previdenziale a fronte di una decurtazione del trattamento pensionistico, la cosiddetta opzione donna già in sperimentazione e adesso parzialmente prorogata. Viene introdotta la novità del prepensionamento part time, un provvedimento con cui l'esecutivo punta a favorire il ricambio generazionale nelle aziende mediante la trasformazione dei contratti di lavoro da full time a part time per i lavoratori over 63.

Misure che non modificano la legge Fornero e che vengono finanziate nell'ambito dello stesso sistema previdenziale, con l'estensione, seppur in parte, dell'intervento sulla reindicizzazione delle pensioni.

Riforma pensioni 2016, verso nuove flessibilità

Proprio in materia di adeguamento delle pensioni al costo della vita, con la legge di Stabilità 2016 viene sancito il principio secondo il quale, nel caso in cui si registrasse un'inflazione negativa, gli assegni previdenziali non potranno comunque subire riduzioni.

Vi è poi la novità dell'estensione della no tax area dei pensionati a la sua applicazione in anticipo di un anno rispetto a quanto originariamente previsto dal governo. Dal primo gennaio 2016 si innalzerà la soglia di reddito al di sotto della quale i pensionati non dovranno pagare l'Irpef. In particolare, per gli ultra75enni la soglia salirà da 7.750 euro a 8.000 euro, per i pensionati sotto i 75 anni la soglia salirà da 7.500 a 7.750 euro.

Confermato, inoltre, la riduzione delle penalizzazioni sulle pensioni anticipate 2012-2014. Bocciati gli emendamenti di Forza Italia e del Movimento 5 stelle per l'aumento delle pensioni minime. Niente misure per i lavoratori precoci e i Quota 96 scuola, ma più tutele previdenziali per i lavoratori costretti a respirare polveri d'amianto nei luoghi di lavoro. Queste alcune delle novità in arrivo sulle pensioni con la finanziaria 2016 in attesa della riforma Renzi-Poletti che dovrebbe arrivare con l'anno nuovo grazie ad u provvedimento ad hoc.