Siamo arrivati ormai al momento decisivo della discussione in aula per quanto concerne la legge di stabilità 2016 e le relative riforme previste nel comparto della previdenza. A quanto già previsto con il testo di base licenziato dal Governo si sono aggiunte nel corso delle ultime settimane diverse proposte correttive, passate successivamente alla prima verifica della Commissione bilancio (dopo che il testo è arrivato senza importanti modifiche sul capitolo della previdenza dal Senato).
A questo punto, può essere importante fare il punto della situazione per comprendere cosa andranno a votare effettivamente i parlamentari chiamati ad esprimersi presso la Camera dei Deputati.
Pensioni, ecco i principali emendamenti inseriti in legge di stabilità 2016
Entrando nel vivo della questione, troviamo innanzitutto l'anticipazione al prossimo anno dell'estensione riguardante la no tax area, portata quindi a 8.000 euro l'anno. Da segnalare poi, sempre per coloro che hanno già ottenuto la quiescenza, la neutralizzazione di eventuali andamenti negativi nelle rilevazioni dei dati Istat. Per quanto riguarda la disoccupazione, il testo prevede ora il prolungamento della DIS-COLL per i lavoratori precoci ed il ripristino dell'integrazione salariale per i contratti di solidarietà B delle attività artigianali.
Le lavoratrici con opzione donna hanno invece ottenuto l'avviamento di un monitoraggio delle risorse effettivamente utilizzate per le tutele di welfare. Il contatore servirà a stanziare eventuali risparmi in favore del nodo sull'aspettativa di vita e su di un'eventuale proroga del meccanismo di prepensionamento successivo all'anno 2015. Riguardo invece la settima salvaguardia dei lavoratori esodati, si conferma l'ampliamento della platea per circa 31.000 soggetti, in aggiunta a quanto previsto con le precedenti operazioni di tutela. Infine, è da segnalare un emendamento riguardante la gestione previdenziale dei lavoratori autonomi, che vede confermare l'aliquota di contribuzione al 27% anche per il 2016.
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