Alla data del 17 gennaio 2016, sono ben 8.000 i neo-docenti della fase C che non visualizzano ancora alcun cedolino di pagamento sul portale dedicato NoiPA. La situazione è paradossale e sta gettando nello sconforto tutti quelli che hanno accettato la nomina, anche a centinaia di km, staccandosi magari da figli e parenti, pur di portare a casa il dovuto compenso. Il problema potrebbe essere la mancata chiusura della partita di spesa che ha preceduto il contratto a tempo indeterminato ma i casi sono così variegati che risulta difficile risalire alla radice comune che ha determinato il blocco degli stipendi: l'unica possibilità di ottenere informazioni certe ed attivarsi può arrivare dallo stesso portale NoiPA.
Una situazione paradossale
Lo scorso 24 dicembre, gli 8.000 neo-assunti, che in queste ore si trovano a fare i conti con la compilazione del bilancio delle competenze, hanno ricevuto il bonus di 500 euro sul cedolino riportante ancora la qualifica a tempo determinato; una situazione già di per sé paradossale se consideriamo che il suddetto bonus per la formazione tocca ai docenti assunti con contratto a tempo indeterminato ed ai colleghi già in ruolo da anni. Dov'è il problema? Sembra impossibile risalire ad una causa comune: i docenti che stanno provando a chiedere spiegazioni alle rispettive segreterie stanno ricevendo risposte differenti, nella consolidata prassi del rimpallo di responsabilità.
Molte segreterie, infatti, replicano di aver operato correttamente secondo le direttive emanate dal Miur e indicano il MEF come responsabile di tale impasse; sembrerebbe, infatti, che le precedenti partite di spesa per questi 8.000 docenti non siano state chiuse correttamente, causando il blocco del sistema ed il conseguente scarto della contabilità del nuovo contratto a tempo indeterminato.
Le possibili soluzioni
In attesa che si riesca a conoscere le reali motivazioni tecniche di questo ennesimo pasticcio all'italiana, agli 8.000 docenti senza stipendio non resta che attivarsi individualmente per tentare di recuperare il dovuto nel più breve tempo possibile. In tal senso le vie percorribili sono due: affidarsi ai ricorsi promossi dai sindacati di categoria (con tempi risolutivi incerti) o chiedere direttamente informazioni nella pagina dedicata all'assistenza sul portale NoiPa.
In quest'ultimo caso, vige la regola del tentar non nuoce: selezionando i campi, evidenziati nella fotogallery allegata a questo articolo, ed inserendo nel campo descrizione la propria situazione dettagliata, si riceverà una mail di presa in carico che dovrà essere confermata dall'utente. In un mare di incertezza questa sembra essere, al momento, l'unica speranza concreta di avere, quantomeno, una risposta ufficiale al proprio problema per tentare di risolverlo con le proprie forze. Resta aggiornato sul mondo della scuola di ogni ordine e grado premi il tasto segui in alto.