A causa dell'emergenza Coronavirus, sono calate del 40 per cento le visite salvavita legate ai sintomi dell'infarto. In questo periodo è triplicato il numero dei morti per infarto acuto in tutto il mondo, a confermarlo uno studio del Centro Cardiologico Monzino di Milano. Se la tendenza dovesse protrarsi esiste il rischio che i morti per infarto acuto superino quelli della pandemia in atto.
Si arriva in ospedale in condizioni gravissime
Secondo lo studio dell'equipe del Centro Cardiologico Monzino di Milano, la gente sta sottovalutando i sintomi dell'infarto acuto rimandando l'ingresso in ospedale per la paura di essere contagiati dal coronavirus.
Il dottor Marenzi, Responsabile della Unità di Terapia Intensiva Cardiologica del Centro Cardiologico di Monzino, spiega che questo ritardo nell'accesso agli ospedali, sta provocando l'arrivo dei pazienti in condizioni sempre più gravi, tali da rendere inutili le classiche cure salvavita una volta giunti in sala operatoria. Questi dati sono stati ricavati incrociando il numero dei ricoveri in tutto il mondo, nello stesso periodo dell'anno scorso, con il numero dei deceduti, in questo periodo, per infarto acuto. Il dato è allarmante, c'è stata una diminuzione dei ricoveri del 40 per cento in tutto il mondo, mentre il numero dei morti per infarto acuto si è triplicato. I dati vanno letti in una tragica correlazione e bisogna invertire questa tendenza altrimenti si corre il rischio di una nuova ecatombe.
Bisogna rassicurare la gente su percorsi separati
Il dottor Antonio Bartorelli, Responsabile della Cardiologia Interventistica del Centro Cardiologico Monzino di Milano, sostiene che è necessario rassicurare i cittadini, informandoli dell'assoluta sicurezza per i ricoveri non Covid. In tutte le strutture ospedaliere italiane è stato predisposto un protocollo che prevede un percorso distinto per i ricoveri da coronavirus e quelli non-Covid-19, perciò non c'è ragione di aver paura di richiedere il ricovero sin dall'insorgenza dei primi sintomi.
Attenzione ai sintomi dell'infarto
Lo staff del Monzino raccomanda di non sottovalutare neanche i primi sintomi dell'infarto e di recarsi, appena possibile, al più vicino ospedale di zona, prima che sia troppo tardi. I dati della mortalità per infarto acuto in questo periodo e la correlata diminuzione degli accessi al pronto soccorso per denunciarli sono un campanello d'allarme da non sottovalutare.
I sintomi più frequenti dell'infarto sono:
- Oppressione e dolore toracico.
- Dolore diffuso dal petto alla spalla, al braccio, alla schiena o anche ai denti ed alla mandibola
- Dolore prolungato nella parte alta dell’addome ed alla parte alta dello stomaco
- Nausea e vomito
- Mancanza di respiro
- Sudorazione
- Sensazione di svenimento