In attesa dell’emanazione del bando per il prossimo concorso nella Scuola, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha fatto i conti di quanti docenti necessitino agli istituti italiani. Nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a La Repubblica, il ministro ha fatto sapere che mancano all’appello diciassettemila maestri delle scuole elementari, tremila insegnanti di lingue, quattromila e settecento tra insegnanti di matematica, di scienze e di fisica ed altri cinquecento docenti di italiano per studenti stranieri.
Ma non sono gli unici docenti che saliranno in cattedra nel prossimo settembre, all’inizio dell’anno scolastico 2016/2017: la Giannini ha parlato anche della situazione dei vincitori del concorso del 2012 e dei docenti dell’infanzia attualmente fermi nelle graduatorie.
Assunzione vincitori del concorso nella scuola del 2012 e graduatorie ad esaurimento
La Buona Scuola varata dal Governo Renzi ha lasciato fuori dalle assunzioni circa 15 mila insegnanti dell’infanzia relegati nella graduatoria di prima fascia ed altri 1.720 insegnanti per lo stesso grado di istruzione che, dopo aver vinto lo scorso concorso, non hanno trovato sistemazione.
Giannini su questi ultimi ha spiegato che, proprio perché già vincitori di concorso, avranno ottime possibilità di assunzione già a partire dal prossimo settembre. I posti non mancheranno dal momento che, oltre ai 63 mila del prossimo bando, verranno assunti altri 30 mila docenti appartenenti alle graduatorie ad esaurimento. Non solo, dunque, i docenti delle scuole elementari, medie e superiori, ma anche quelli dell’infanzia. Pertanto, chi è attualmente iscritto alle graduatorie di merito verrà assunto già nel prossimo anno scolastico mentre, fa sapere Giannini, il ministero è a lavoro per sistemare anche il settore 0-6 anni.
Anno di prova di chi vincerà il concorso 2016
Nell’intervista, il ministro Giannini ha risolto anche alcuni dubbi che erano sorti negli ultimi mesi.
Il primo riguarda l’anno di prova: tutti i vincitori del prossimo concorso, come successo in passato, dovranno superare il periodo di prova in classe. Ed è prevista una seconda possibilità nel caso in cui il primo anno non dovesse andare a buon fine. Non oltre le due possibilità, però, perché chi non dovesse risultare idoneo non potrà più fare il mestiere dell’insegnante.