Eliminare la bocciatura per il voto di condotta a Scuola. La proposta di legge, sottoscritta dall'onorevole Milena Santerini, parlamentare di Democrazia solidale, non mancherà di sollevare polemiche. 'Non stiamo parlando di diventare buonisti - afferma la Santerini in un'intervista rilasciata al noto quotidiano 'Il Corriere della Sera'. La parlamentare intende, comunque, giustificare questa proposta con quanto contenuto nella legge 107, altrimenti conosciuta come riforma Buona Scuola.

'Si parla tanto di valutazione degli studenti ma noi permettiamo che un ragazzo o una ragazza vengano bocciati per insufficienza nel comportamento e non per problemi legati all'apprendimento'. 

Scuola, vietato bocciare per cattiva condotta: la proposta dell'onorevole Milena Santerini

Secondo l'onorevole Santerini, tutto ciò non avrebbe senso e il fatto di non bocciare per cattiva condotta avrebbe (sempre secondo la parlamentare di Democrazia solidale) effetti benefici sul problema della dispersione scolastica. Il ragionamento è questo: se gli studenti vengono bocciati per cattiva condotta, non andranno più a scuola.

La Santerini giudica l'attuale sistema scolastico come un qualcosa che stronca senza pietà, senza dare la possibilità allo studente di poter essere corretto nel proprio comportamento, attraverso lezioni di educazione alla cittadinanza o lo svolgimento di lavori socialmente utili.

Scuola, bocciatura per voto in condotta: c'era bisogno della 'Buona Scuola'?

Una proposta, questa, che non mancherà di far discutere, come abbiamo detto sopra, anche perchè già oggi arrivare alla bocciatura dello studente per cattiva condotta non è affatto un percorso semplice: la decisione viene presa dall'intero collegio dei docenti in sede di scrutinio ed è basata sull'accertamento di gravi episodi come il cyberbullismo, gravi offese a docenti o compagni ed altri comportamenti inaccettabili.

Esistono già dei regolamenti ai quali i dirigenti scolastici e i docenti si attengono scrupolosamente e allora ci si chiede a quale titolo sia stata depositata la suddetta proposta di legge, tanto più che esistono già delle procedure per il reinserimento degli studenti ritenuti 'difficili' senza per forza arrivare alla soluzione estrema del 5 in condotta e della bocciatura.