Quella che è stata definita più volte la farraginosa macchina del concorso scuola 2016 si sta mettendo in moto e, quasi ogni giorno, arrivano indiscrezioni sulle procedure della prova scritta: innanzitutto, occorre ricordare che non è stato ancora chiarito da Miur quale sarà la tipologia delle domande e i docenti attendono ancora la pubblicazione di un gruppo di quesiti-modello in maniera tale da poter portare avanti una preparazione più efficace (data anche la mancanza oggettiva di tempo); in secondo luogo, occorre ancora attendere il 12 aprile per avere la sicurezza sulla data della prova, cosa che scatena polemiche sia per il balletto di indiscrezioni che circolano e si diffondono a macchia d'olio, sia perché, ancora una volta, non si darebbe la possibilità ai docenti precari di organizzare lo studio e la preparazione.

Nel frattempo, sono state diffuse alcune indiscrezioni da parte degli USR riguardanti le procedure concrete relative all'espletamento della prova scritta e anche su queste sono sorte polemiche.

Indiscrezioni sulle procedure del concorso scuola 2016

Le principali indiscrezioni intorno alle procedure per la prova scritta del concorso scuola 2016sono due:

  • in primo luogo, sembra essere confermata l'ipotesi lanciata da OrizzonteScuola secondo la quale sarebbero due i turni di espletamento della prova scritta, uno mattutino a partire dalle ore 9.00 e uno pomeridiano a partire dalle ore 15 – le polemiche riguardano il fatto che vi potrebbero essere fughe di informazioni tra un turno e l'altro, anche se l'organizzazione potrebbe prevedere l'espletamento delle prove in turni differenti a partire daclassi di concorso differenti: inoltre, è possibile che questo 'stratagemma' sia dovuto alla carenza di aule computer based e resta ancora l'incognita della partecipazione di coloro che faranno ricorso, i precari si chiedono cosa potrebbe accadere infatti se il giorno della prova scritta i candidatisiano il doppio (o anche più) di quelli previsti
  • in secondo luogo, sembra che i test possano essere somministrati con ordine differente per i singoli candidati in maniera tale da evitare che ci possa essere un confronto 'facile' sulle risposte che verranno date e che, soprattutto, le postazioni non dovranno essere connesse ad internet, ma il funzionamento della piattaforma dovrà essere garantito dal personale tecnico: su questo punto, inoltre, non è stato ancora chiarito se sarà previsto un meccanismo di isolamento dalle connessioni internet anche per gli smartphone che rischiano di divenire una possibilità in più per 'trovare' aiuti e suggerimenti per lo svolgimento delle prove

I precari attendono risposte da parte del Miur soprattutto per quanto riguarda la questione del doppio turno e della possibile carenza di postazioni, oltreché ovviamente chiarimenti sulle tipologie delle domande che verranno somministrate.

Da parte del ministero, per il momento, tutto tace e i docenti ritengono che il tempo inizi realmente a stringere e chiedono maggiore celerità nelle risposte. Per aggiornamenti su tutte le questioni riguardanti le procedure concorsuali, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.