Sono numerose le Regioni e le amministrazioni locali che prevedono l’erogazione di un sussidio di disoccupazione o un assegno di reddito minimo per i cittadini che versano in condizioni di particolare disagio. Si tratta di strumenti di sostegno al reddito che vanno ad aggiungersi agli ammortizzatori sociali erogati a livello nazionale, come mobilità, Naspi e Asdi e che, spesso, vengono assegnati nel momento in cui quest’ultimi cessano la loro validità, costituendo un importante integrazione del reddito per i nuclei familiari in condizioni di bisogno economico.
Le Regioni che erogano un sussidio di disoccupazione: i requisiti
Le amministrazioni locali che nel 206 hanno previsto l’erogazione di un assegno di reddito minimo sono: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Basilicata, Puglia e le due Province autonome di Bolzano e Trento, ognuna con modalità e requisiti diversi che andiamo a descrivere di seguito.
- Valle d’Aosta: è stato approvato il reddito minimo garantito che consiste in 550 euro mensili per cinque mesi, prorogabili fino a otto. Richiesti 30 anni di età, un reddito Isee inferiore a 6mila euro e aver lavorato almeno 365 giorni negli ultimi 5 anni.
- Friuli Venezia Giulia: il sostegno al reddito viene riconosciuto, a fronte di un percorso concordato con i servizi sociali dei Comuni, ai cittadini con un Isee inferiore a 6mila euro e con il limite di un beneficiario per ogni nucleo familiare.
- Lombardia: il ‘Progetto di Inserimento Lavorativo’ prevede un contributo massimo di 1.800 in sei mesi a favore di cittadini di età inferiore a 30 anni, disoccupati da oltre 36 mesi, con in Isee massimo di 18mila euro e che non percepiscono ulteriori integrazioni al reddito erogate a livello nazionale.
- Molise: è previsto un sostegno alle famiglie in difficoltà consistente in 300 euro per un massimo di 12 mesi. Nelle procedure di assegnazione viene data priorità ai nuclei familiari con almeno 4 figli a carico, seguite dalle famiglie con un unico genitore e da quelle con un disabile o un anziano a carico. Le erogazioni sono concesse fino all’esaurimento delle risorse annualmente assegnate dalla legge di Stabilità regionale.
- Basilicata: è stata una delle prime Regioni ad istituire il reddito minimo, destinato ai disoccupati che hanno concluso il periodo di mobilità in deroga, con un Isee inferiore a 15.500 euro e disoccupati da almeno 24 mesi. Il periodo di disoccupazione richiesto scende a 12 mesi in caso di Isee inferiore a 9mila euro.
- Puglia: il sussidio, varato dalla Giunta della Regione Puglia e in attesa della definitiva approvazione dal parte del Consiglio Regionale, è denominato ‘Reddito di Dignità’. Esso prevede un assegno variabile da 210 a 600 euro mensili, a seconda della composizione del nucleo familiare, ed è condizionato ad un reddito Isee inferiore a 3mila euro e alla sottoscrizione di un Patto di inclusione sociale attiva.
- Provincia Autonoma di Bolzano: il reddito minimo di inserimento ha una durata massima di sei mesi e può variare da 600 a 1.100 euro mensili a seconda della composizione del nucleo familiare.
- Provincia Autonoma di Trento: il reddito di garanzia consiste nell’erogazione di un sussidio pari a 6.500 euro annui al massimo, a seconda della composizione del nucleo familiare. L’assegno viene versato per un periodo di quattro mesi, rinnovabile per altre tre volte nell’arco di due anni.