Non sembra esserci per niente sintonia sulla riforma Pensioni tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e il presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale. Lo "scontro" è, come sempre, in particolare sulla flessibilità in uscita verso i prepensionamenti e le coperture finanziarie necessarie a garantire le spese per l'introduzione di nuove forme di pensione anticipata. Non si è fatta attendere la replica del ministro Giuliano Poletti alle nuove dichiarazioni di Tito Boeri sulla riforma pensioni.
Pensioni, non c'è sintonia tra il Governo Renzi e l'Inps di Boeri
Il presidente dell'Inps ha rilanciato, dopo aver discusso della questione direttamente col premier Matteo Renzi, la pensione anticipata a 63 anni con il 3% minimo di penalizzazione annuale sugli assegni previdenziali. Di diverso avviso, comunque, l'esponente del Governo Renzi che si occupa di welfare, prudente per la tutela dei conti pubblici e per la situazione dei rapporti con l'Europa. "Dire che uno va in pensione prima ma gli tagliamo la pensione poi - ha detto il ministro del Lavoro commentando la proposta del presidente dell'Inps - comporta una riflessione: capire se quando gli tagliamo la pensione - ha sottolineato Poletti - ha da vivere".
Esclusi dell'esecutivo, almeno per il momento, tagli alle pensioni. "Io - ha detto all'Adnkronos Poletti intervenuto ieri a Palermo a un incontro promosso dall'Ucid - prima di decidere di tagliare le pensioni della gente ci penso centocinquanta volte".
Poletti spiega che per la riforma pensioni occorre l'ok dell'Europa
Nemmeno sulle pensioni di reversibilità, come paventato nelle scorse settimane, sono previste riduzioni.
A tal proposito di "bufala" ha parlato ieri il premier Matteo Renzi dicendo che sono diverse le "bufale" che raccontano falsamente l'attività del suo governo, tra cui, appunto, la "bufale sulle pensioni di reversibilità". Ribadendo che la legge Monti-Fornero varata nel 2011 è "sbagliata", Giuliano Poletti ha ricordato però che i risparmi calcolati sono all'interno del bilancio dello Stato, quindi l'intervento di riforma pensioni non è per niente passeggiata.
"L'intervento sulle pensioni - ha affermato Poletti - ha bisogno di molte condizioni, tra cui quella di stare dentro - ha aggiunto - il quadro europeo, essere economicamente compatibile e - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - socialmente sostenibile.