I posti che il concorso docenti 2016 bandisce sono 63.712. Le domande di partecipazione inviate per l'ammissione al concorso Scuola 2016 sono quasi 165.5578. In realtà risultavano pervenute più di 250 mila domande. Questo qui pro quo si era creato a causa di un malfunzionamento della piattaforma on line che non consentiva ai docenti di vedere correttamente inoltrate le proprie candidature; essi erano quindi costretti a rinviarla nuovamente. È di logica ded zione che ben un terzo dei partecipanti non supererà le prove concorsuali e che quindi non potrà ambire ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato all'interno del comparto scuola.
Se ci soffermiamo sui posti dedicati agli insegnanti di sostegno per la scuola primaria è possibile già fare una prima stima dei posti disponibili per ogni regione e sapere in che percentuale quanti docenti verranno assunti per ogni regione.
Assunzioni concorso docenti 2016: le prime stime
Il concorso scuola porterà all'assunzione di 63.712 docenti, che verranno regolarizzati tramite un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se si fa, però, riferimento ai posti banditi per il sostegno primaria possiamo notare che i posti banditi sono 3.817 per 6.915 docenti totali che si misureranno all'interno del concorso scuola.Le tre regioni all'interno delle quali si è registrato il più alto numero di candidature inviate sono le seguenti:
- Lombardia (753);
- Lazio (744);
- Campania (562 compresi i partecipanti del Molise).
Possiamo apprezzare che in Lombardia sono stati banditi 1148 posti, ma che i partecipanti sono inferiori di quasi il 30% ai posti messi a disposizione e la stessa cosa accade in Veneto poiché i posti banditi sono superiori del 25% rispetto alle candidature pervenute.
Bisogna capire come si evolverà la situazione. Il Miur ha sempre asserito che il comparto scuola italiano funziona alla perfezione e che il Ministero ha sempre offerto lavoro e buone possibilità ai docenti. Anzi, forse proprio per alcuni episodi accaduti negli anni scorsi (un esempio per tutti: docenti che si battevano per fare rispettare le tradizioni cristiane nel nostro paese, anche all'interno delle scuole) il Miur è portato a credere che siano i docenti a non avere voglia di lavorare poiché, stando ai bandi, i posti esistono, ma in questo caso specifico manca il personale.