La vicenda che ha sconvolto un paese della Bassa padovana (su cui viene mantenuto giustamente l'anonimato per ovvii motivi) renderà necessario un incontro a Scuola tra rappresentanti della Polizia postale e gli studenti di un istituto superiore, ove i carabinieri stanno conducendo le indagini riguardanti la diffusione tra i ragazzi di un 'selfie' ritraente una studentessa di quattordici anni che si è scattata una foto, nuda in bagno. L'immagine è cominciata a circolare su WhatsApp, sembra su iniziativa di una sua 'amica', finendo ben presto sugli smartphone di una decina di ragazzi.
Ultime news scuola 20 aprile: foto hard di una studentessa su WhatsApp, arrivano i carabinieri
Come riportato dall'edizione odierna de 'Il Mattino di Padova', il papà dell'amica della ragazza ha chiamato i carabinieri che, insieme all'uomo, si sono recati addirittura a scuola a prelevare l'adolescente. Il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Andrea Bergamo, ha dichiarato che, secondo il suo personale giudizio, le forze dell'ordine avrebbero potuto anche risparmiarsi di presentarsi a scuola in divisa. Purtroppo, ultimamente, le irruzioni dei carabinieri negli ambienti scolastici si stanno ripetendo con sempre maggiore frequenza.
Il dirigente ha precisato che, in base alle normative vigenti, la ragazza in questione non verrà sottoposta a provvedimenti disciplinari, anche se si renderà necessario l'incontro scolastico con i rappresentanti della Polizia Postale.
Polizia postale, incontro con gli studenti: l'uso improprio dello smartphone costituisce reato
Andrea Bergamo sottolinea come, durante l'incontro, verrà spiegato agli studenti tutti i motivi per i quali si dovrà prestare più che la dovuta attenzione all'uso dei dispositivi tecnologici in loro possesso. Non dovranno più ripetersi episodi di questo genere, come quello di inviare foto hard delle compagne di classe e d’istituto: i rischi che corrono sono molto seri visto che tale comportamento costituisce reato contemplato dal codice penale. 'La scuola è una palestra di vita - sottolinea Bergamo - da qui bisogna partire per educare i ragazzi sia dal punto di vista etico che morale'.