Nella giornata di ieri 10 maggio è stato licenziato il testo del decreto Scuola che, attraverso una serie di emendamenti, introduce alcune misure di una certa rilevanza intorno a tematiche molto sentite dal personale della scuola. I provvedimenti riguardano una serie di aspetti: il compenso dei commissari per il concorso scuola, finanziati dal fondo di istituto, le immissioni in ruolo a partire dal 15 settembre, una facilitazione per l'assegnazione provvisoria dei neoassunti, fondi aggiuntivi alle paritarie che accettano alunni con disabilità, l'estensione della card studenti anche ai non-italiani e, soprattutto, l'assorbimento delle graduatorie di merito per la scuola dell'infanzia relative al concorso scuola 2012.

Molti aspetti, però, sono stati già oggetto di critica da parte del mondo della scuola.

I compensi dei commissari: ultime news oggi 11 maggio

Alcune critiche sono giunte per quanto riguarda i compensi dei commissari per il concorso scuola 2016: sarebbero, infatti, stati aggiunti 8 milioni di euro ai 5 già stanziati, ma il problema riguarda l'origine di questi fondi aggiuntivi. Le polemiche riguardano il fatto che i fondi siano stati sottratti, di fatto alle scuole, mediante il taglio agli stanziamenti del prossimo anno scolastico; la cifra verrà recuperata, insomma, sottraendo i fondi predisposti per il potenziamento. In parole semplici, i commissari saranno pagati dalle stesse scuole, riducendo di fatto gli stanziamenti per il potenziamento e le altre attività: secondo i docenti, per permettere lo svolgimento del concorso, si va ancora una volta a colpire l'autonomia scolastica dal punto di vista economico.

E a far scalpore è il fatto che sia stato colpito proprio il potenziamento, che voleva essere il fiore all'occhiello dell'intera riforma della scuola.

Gli altri provvedimenti

Francesca Puglisi ha commentato gli emendamenti del governo sottolineano come essi dimostrino che al premier Matteo Renzi sta veramente a cuore la scuola e l'istruzione.

Ma altri provvedimenti, che sono stati oggetto di critica, riguardano i nuovi fondi alle scuole paritarie: esse hanno un tasso di presenza di alunni disabili più basso e così è arrivato un incentivo di 1000 euro per ogni allievo con disabilità che viene accolto. Altri aspetti del decreto scuola, invece, sono stati accolti favorevolmente: la possibilità maggiore per i neoassunti di restare vicino a casa come il meccanismo dell'assegnazione provvisoria, l'assorbimento delle graduatorie di merito per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, la card anche per gli allievi non-italiani. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.