Oggigiorno molti studenti si iscrivono ad una determinata facoltà universitaria solo in prospettiva delle possibilità di lavoro che potranno avere una volta laureati. In prima linea abbiamo sempre la facoltà di Medicina e Chirurgia, oramai additata come la facoltà capace di dare lavoro a colpo sicuro. Ma davvero medicina dà lavoro? Secondo un'indagine condotta da l'Osservatorio Internazionale della Salute, dall'Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Roma, dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale di Roma, da Cimo e Consulcesi, l'86% degli studenti iscritti a medicina trova lavoro entro i 28 anni.

Nord, sud, uomini e donne

L'indagine, condotta su circa 800 candidati (rappresentati il 10% dei laureati in Medicina e Chirurgia), ha rilevato che l'86% degli uomini trova lavoro entro i 28 anni, mentre per le donne la percentuale si ferma ad 83. Una differenza che non solo riguarda il genere, ma anche anche la provenienza: sembrerebbe, infatti, che nella parte settentrionale dell'Italia il 92% dei medici trova un lavoro duraturo e ben retribuito; al meridione, invece, si scende a76,4%, mentre nella parte centrale si blocca al 40%. Risultati che potrebbero spingere gli studenti del mezzogiorno a cambiare regione in cerca di migliori opportunità di lavoro.

Gli studenti ambiscono a lavorare in corsia

Il 77,1% degli studenti sembrerebbe interessato a lavorare in ospedale, mentre solo il 4,7% ha svolto lavori in paesi diversi dall'Italia. Molto diffuse sono le opere di volontariato che toccano più del 37% degli intervistati. La maggioranza però ha sottoscritto la copertura assicurativa, ovvero l'87,5%.

La ricerca ha anche mostrato che molti giovani sarebbero propensi a portare avanti una carriera fatta di ricerca, ma è risaputo che l'Italia ha sempre investito poco in questo settore.

Tirando le somme possiamo dire che medicina da lavoro a quasi la totalità degli studenti, mantenendo il suo ruolo di "facoltà a colpo sicuro". Dopotutto ci sarà un motivo se ai test di medicina si presentano tutti gli anni migliaia di studenti. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.