Anche quest'anno, i test d'accesso alle facoltà sanitarie più ambite stanno interessando migliaia di giovani Italiani. Vediamo insieme tutte le informazioni necessarie per prepararsi al meglio a queste prove, le modalità per iscriversi e il calendario ufficiale del MIUR.

Date e modalità d'iscrizione

I test si svolgeranno nelle seguenti date:

  • Medicina\Odontoiatria - 6 settembre;
  • Medicina in inglese - 14 settembre;
  • Veterinaria - 7 settembre.

Per iscriversi sarà necessario registrarsi con il proprio Codice Fiscale al portale Universitaly. Una volta ottenuti i dati di accesso, bisognerà seguire un iter preciso che non solo permetterà di scegliere l'Ateneo nel quale svolgere la prova, ma anche le eventuali altre sedi nelle quali si è disposti a "trasferirsi" nel caso in cui si dovesse liberare un posto.

Ciò avviene perché il MIUR ha introdotto, da qualche anno, la graduatoria nazionale,chepermette agli studenti di scegliere fino a 3 differenti sedi. Se il punteggio ottenuto dal candidato in una determinata Università non dovesse risultare sufficiente, lo potrebbe essere in un altro, garantendo così l'accesso alla Facoltà prescelta.

Come potrebbe essere strutturata la prova?

Il MIUR non ha ancora rilasciato alcuna comunicazione riguardante la struttura del test d'ingresso. Di conseguenza, possiamo solo presumere che cambierà poco rispetto al 2015, con le seguenti prove che dovrebbero essere sottoposte ai candidati:

  • 2 quesiti di cultura generale;
  • 20 quesiti di ragionamento logico;
  • 18 quesiti di biologia;
  • 12 quesiti di chimica;
  • 8 quesiti di fisica e chimica.

Lo scorso anno sono stati attribuiti 1,5 punti per ogni risposta corretta, -0,4 per ciascunasbagliata e 0 in caso di risposta omessa.Il punteggio minimo da acquisire per poter entrare (a prescindere dalla graduatoria) era di 20 punti.

L'accesso programmato che fa tanto discutere

L'accesso programmato è un sistema che ha fatto e farà sempre discutere. Molti studenti trovano ingiusto basare il loro futuro su un test che difficilmente riesce a mettere in luce l'effettiva conoscenza dei candidati. Molte università private, infatti, hanno aggiunto degli step alle prove d'ingresso, come ad esempio il test psicologico ed attitudinale, studiato "ad hoc" per determinare se uno studente, a prescindere dalle conoscenze possedute, abbia o non abbia l'indole adatta per seguire una di queste professioni.

Anche in questo caso, però, non vengono troncate le polemiche di coloro che trovano ingiusta questa selezione.

Molti propongono di eliminare una volta per tutte il test d'ingresso, introducendo una selezione "in itinere" durante l'anno accademico. Inoltre, bisogna sottolineare che molti potrebbero perdere un anno e che gli Atenei italiani non possono sostenere un numero di studenti tanto elevato, come quello che solitamente desidera iscriversi a medicina.