Dal 1° maggio 2016 è entrata in vigore una nuova forma di disoccupazioneNaspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego): si tratta di un'innovativa forma di sostegno al reddito, rivolta ai lavoratori che hanno perso il lavoro. Come funziona la nuova disoccupazione e a chi spetta? Quali sono le novità di cui ha parlato recentemente Renzi, riguardanti coloro che rifiutano una nuova occupazione?
Chi ha diritto alla Naspi
La Naspi è rivolta a coloro che hanno perso involontariamente il lavoro. I requisiti per fare domanda sono:
- essere disoccupati
- avere 13 settimane di contributi nei 4 anni antecedenti il periodo di disoccupazione
- aver prestato 30 giorni di lavoro effettivo, nei 12 mesi precedenti il periodo da indennizzare, calcolati andando a ritroso dalla data di licenziamento.
Non vanno inclusi nel calcolo i periodi già pagati.
La condizione di disoccupato deve permanere, per tutto il periodo in cui si percepisce la disoccupazione e la perdita dell'occupazione dev'essere involontaria. Sono considerati, egualmente, cessazione involontaria: il licenziamento per motivi disciplinari, la risoluzione consensuale in sede protetta o per rifiuto di trasferimento del lavoratore (per una distanza di più di 50 km dalla residenza o non raggiungibile in 80 minuti o con i mezzi pubblici), dimissioni per giusta causa (esempio: lavoratore che non viene pagato, molestie sessuali, demansionamento peggiorativo, mobbing, cambiamento condizioni di lavoro per cessione impresa ad altri, spostamento di sede senza valide motivazioni, comportamento ingiurioso del superiore verso il lavoratore) e infine dimissioni per maternità nel periodo tutelato.
Validità periodo contributivo e novità
La contribuzione utile per beneficiare dell'assegno di disoccupazione è anche quella dovuta ma non versata. Sono utili sia i contributi versati durante il periodo di lavoro, che quelli figurativi accreditati per maternità (purché all’inizio dell’astensione siano già versati o dovuti) il congedo parentale (se pagato e in costanza di rapporto di lavoro), i rapporti di lavoro all’estero (per i paesi non comunitari riguarda quelli convenzionati) e le assenze per malattia dei bambini fino a 8 anni di età (5 giorni per anno solare).
Non sono utili per la contribuzione: i periodi di malattia e infortunio, quando non vi è l'integrazione della retribuzione del datore di lavoro, la Cigs e la Cig con sospensione dell’attività a zero ore e le assenze per ricoprire cariche pubbliche o sindacali e per accudire un soggetto con handicap grave. Il periodo di inoccupazione o di disoccupazione non è utile, ma non determina l’interruzione per calcolare il requisito nel quadriennio.
La novità, introdotta da poco, riguardo alla Naspi, prevede il taglio dell'indennità di disoccupazione per coloro che non accettano l'offerta di un nuovo lavoro. Dopo la nascita dell'Anpal, creata con il Jobs act ispirandosi al modello anglosassone, che si propone di formare con corsi ideati ad hoc i disoccupati per il reinserimento nel mercato del lavoro, chi percepisce la Naspi non potrà rifiutare gli impieghi proposti, altrimenti si vedrà decurtata la somma percepita. Per giugno l'Anpal dovrebbe diventare operativa.