Nella giornata di ieri 4 maggio è arrivato l'annuncio ufficiale da parte del premier Matteo Renzi per quanto riguarda la riforma pensioni che entrerà nella legge di stabilità 2017. Lo strumento che il governo starebbe mettendo a punto si chiama APE, che sta per anticipo pensionistico, e che, nella sua forma attuale, riguarderebbe soltanto i nati nel 1951, 1952 e 1953, quelli più penalizzati dall'avvento della legge Fornero.

In realtà, la riforma Pensioni riguarda anche la categoria di coloro che si trovano in stato di disoccupazione e quelli che in generale vorrebbero uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, ma per loro gli strumenti saranno differenti. Al momento, si tratta soltanto di un annuncio, in quanto, nello specifico, non è stata ancora definita quale sarà la penalizzazione che subirà chi deciderà di aderire ad uno di questi dispositivi: intanto, i lavoratori precoci e gli esodati denunciano di essere stati completamente dimenticati dall'esecutivo. Nel frattempo, si segnala la petizione di Cesare Damiano che sta avendo un grande successo: il Presidente della Commissione Lavoro prosegue la sua battaglia per la 'propria' riforma delle pensioni, anche se, a questo punto, sembra divenire sempre più difficile la sua realizzazione.

Le caratteristiche dell'APE: ultime news riforma pensioni oggi 5 maggio

La riforma pensioni 2016/2017 che il governo Renzi ha intenzione di varare all'interno della prossima legge di stabilità dovrebbe avere tre caratteristiche ed essere rivolta a specifiche categorie di lavoratori:

  • lo strumento APE per l'anticipo pensionistico riguarderà i nati tra il 1951 e il 1953 e presenterà un taglio sull'assegno in percentuale fissa stabilito a partire da ogni anno di anticipo: si sottolinea che le decurtazioni saranno commisurate sul reddito e che il taglio avverrà soltanto una volta al momento del prepensionamento – si sottolinea che, al momento, si potrà uscire al massimo con un anticipo di tre anni
  • per i lavoratori, invece, che si trovano in età avanzata in stato di disoccupazione ci dovrebbe pensare lo Stato e i fondi stanziati per provvedimenti di sostegno al reddito sarebbero dell'ordine di 1 miliardo di euro
  • infine, per tutti coloro che intendono anticipare l'uscita ma non rientrano nella fascia d'età dell'APE potranno usufruire del prestito pensionistico: in questo caso saranno le banche a finanziare il prepensionamento per poi recuperare l'esborso tramite il meccanismo dei rimborsi da parte dell'Inps che mettere in campo trattenute sull'assegno previdenziale – Cesare Damiano, su questa opzione, si è chiesto perché coinvolgere le banche e non lasciar fare tutto all'Inps.

Damiano, precoci ed esodati: ultime news riforma pensioni oggi 5/5

Lo scenario della riforma pensioni 2016/2017, così come si va configurando, sembra deludere molte categorie: i lavoratori precoci sostengono che si sarebbe dovuta contemplare la Quota 41 e, stando così le cose, per la loro categoria tutto rimane praticamente invariato, nonostante gli anni di permanenza sul lavoro siano in numero molto elevato.

Stesso discorso per i cosiddetti 'esodati': nessun accenno ad una possibile ottava salvaguardia. Nel frattempo, però, Cesare Damiano ha lanciato la sua petizione online in sostegno alla sua proposta: le firme sono arrivate già a circa 10mila, anche se il problema resta quello dell'efficacia reale dello strumento della petizione. Il governo Renzi sembra aver deciso di andare in altra direzione e Cesare Damiano, che fa parte del partito di governo, continua a procedere in una direzione differente; difficile, in questo momento, capire se potrà avere voce in capitolo realmente. Per aggiornamenti sulla riforma pensioni, il prestito e l'APE, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.