Mobilità 2016 nel caos. Il quotidiano economico 'Italia Oggi' ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda la compilazione della domanda di assegnazione dell'ambito per gli insegnanti neoassunti durante le fasi B e C dell'ultimo piano assunzionale Miur: una procedura decisamente complicata (un esperto ci impiegherebbe in media almeno un'ora e mezza), tanto complicata che le sedi dei sindacati sono state letteralmente prese d'assalto.

Ultime news scuola, martedì 24 maggio 2016: caos mobilità, cosa succederà a settembre?

In più ci aggiungiamo l'aria pesante che si respira in ambito scolastico per i giustificati timori di essere catapultati lontano da casa, anche di molti chilometri: teniamo presente, infatti, il vantaggio riservato ai docenti già in ruolo lo scorso anno, visto che nei trasferimenti interprovinciali saranno compresi anche i posti del potenziamento. Le operazioni di assegnazioni agli ambiti dei docenti neoimmessi in ruolo con le fasi B e C si effettueranno anche dopo il riassorbimento degli esuberi.

Tenendo presente tutti questi adempimenti, la mole di lavoro per gli uffici periferici sarà impressionante e già ci si domanda come si potrà fare in tempo a compiere tutte queste operazioni in tempo per l'inizio del prossimo anno scolastico: è altissimo il rischio di un vero e proprio caos alla ripresa delle lezioni.

Mobilità annuale, assegnazioni e utilizzazioni: ancora incertezze, come per la chiamata diretta

Senza contare le incognite legate alla mobilità annuale: ancora non è ben chiaro, infatti, se i movimenti faranno riferimento alle scuole oppure agli ambiti; l'impressione è che le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni possano conservare le stesse procedure ante legge 107. Resta il fatto, però, che non sia stata ancora fatta chiarezza su questo punto, come del resto sulla chiamata diretta dei docenti, dove Miur e sindacati dovranno trovare un'intesa sulla sequenza contrattuale: l'impressione è che ci sia poco spazio per la contrattazione ed eventuali deroghe alla legge 107, con i sindacati praticamente obbligati a dover sottoscrivere un regolamento disposto dal Miur in modo unilaterale, senza alcuno spiraglio di concessioni.