Se ne stanno dicendo davvero di 'cotte e di crude' in merito ai criteri che verranno adottati in sede di assegnazione dei bonus merito docenti. Una cosa appare certa: a meno di un mese dalla fine dell'anno scolastico, non si riesce ancora a comprendere come verranno attribuiti i fondi in dotazione a ciascun istituto. Difficile che si possa incontrare, da Nord a Sud, una certa omogeneità nei criteri di giudizio.

Ultime news scuola, lunedì 9 maggio 2016: Cisl 'Si è riunito meno del 40% dei comitati di valutazione'

In base ad un sondaggio promosso dalla Cisl, sembra che oltre il quaranta per cento dei comitati di valutazione non si sia ancora riunito ed è un dato piuttosto eloquente di come la questione riguardante i bonus sia nata sotto una cattiva stella.

Di fronte alla porta sbattuta in faccia ai sindacati dal Miur che si è rifiutato di prendere in considerazione l'ipotesi del negoziato sui premi riservati ai docenti, sembra che le scuole intendano adottare criteri piuttosto 'strani', basati più sull'aspetto quantitativo che qualitativo. Per esempio, ci sarebbe la tendenza a premiare gli insegnanti che, durante l'anno scolastico, hanno dimostrato di essere dei veri e propri 'stakanovisti', con un maggior impegno sul piano delle ore di lavoro e pochissimi giorni di assenza.

Premiati i docenti sempre presenti e meno 'cattivi' con i voti?

Bizzarro anche il criterio in base al quale i premi potrebbero essere attribuiti ai docenti che bocciano di meno: come riportato da Orizzonte Scuola, si potrebbe scegliere questo metro di valutazione in virtù del fatto che la Buona Scuola punti soprattutto al miglioramento delle competenze degli studenti e alla diminuzione del tasso di dispersione scolastica.

Ma sarà effettivamente così? A parte il fatto che la decisione di promuovere o di bocciare un ragazzo viene presa collegialmente e non è frutto della scelta di un singolo, siamo sicuri che il 'non bocciare', alla fine, corrisponda ad un innalzamento delle conoscenze didattiche dello studente?

Un caos che non mancherà di generare contenziosi, secondo la Cisl, e se qualcuno pensa che tutte le colpe ricadranno sul dirigente scolastico si sbaglia di grosso, perchè tutti i membri del comitato di valutazione potrebbero essere chiamati in causa dal giudice del lavoro.