Dopo la cosiddetta Brexit la proposta di riforma Pensioni APE per il 2016/2017, lanciata dal governo Renzi, sembra essere passata in secondo piano: le ultime notizie, infatti, muovono tutte dalla questione della sentenza della Corte Costituzionale che ha ammesso la possibilità del cosiddetto 'prelievo di solidarietà' soprattutto in una situazione economica di forte crisi e disuguaglianza sociale. Si è trattata sicuramente di una sentenza 'politica', oltre che giuridica, nel senso che le motivazioni hanno richiamato una situazione di emergenza sociale e non soltanto una questione di legittimità costituzionale: sul nodo delle pensioni d'oro e dei vitalizi di politici e manager di Stato, la polemica si è infuocata.

Nel frattempo, nel lungo discorso tenuto da Tito Boeri, c'è stato anche un attacco allo strumento delle salvaguardia per gli esodati, considerate delle misure parziali e costose; sul tema, è intervenuto anche Cesare Damiano, che starebbe preparando anche l'ottava e probabilmente conclusiva salvaguardia per questa categoria di lavoratori e pensionandi particolarmente colpiti dalla riforma pensioni Fornero.

Scontro su assegni d'oro e vitalizi: ultime notizie riforma pensioni oggi 9 luglio

La sentenza della Corte Costituzionale non poteva non creare una sorta di terremoto politico sul tema della riforma pensioni: il succo della questione è che, se venisse rinnovato il prelievo sugli assegni d'oro e sui vitalizi, si troverebbero fondi per mettere in campo una riforma pensioni più equa dal punto di vista sociale.

A chiedere a gran voce che il 'prelievo di solidarietà' diventi 'fisso' e costante è stata Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia: la sua proposta è che tutte le pensioni che superano i 5 mila euro netti al mese siano soggette a questa forma di decurtazione dell'assegno; in più, aggiunge la Meloni, andrebbero 'aggrediti' anche altri privilegi, tra cui quello che la stessa rappresentante di FdI definisce una 'vergogna' e cioè i vitalizi dei politici.

Contro la sentenza della Consulta, si è detto, invece, Alberto Brambilla, ex sottosegretario al Welfare e ora Presidente di 'Itinerari previdenziali': tale sentenza apre un precedente insostenibile nella misura in cui promuove l'iniqua regola del 'prendere i soldi dove ci sono' che lederebbe tutti i principi del liberismo economico e del capitalismo, e cioè la libertà individuale di accumulo e la proprietà privata.

Attacco agli esodati: Damiano e le ultime notizie riforma pensioni oggi 9 luglio

Il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, all'interno del suo lungo discorso che è sembrato essere più 'politico' che 'tecnico' ha attaccato alcune soluzioni parziali alle iniquità della riforma pensioni Fornero: si è concentrato, in particolar modo, sulla questione degli esodati, sostenendo che le salvaguardie sono state troppo costose perché hanno fatto spendere circa il 13% dei risparmi ottenuti con la legge Fornero. L'idea di Tito Boeri è quella che i nodi e le contraddizioni del sistema andrebbero risolti con misure strutturali e non con provvedimenti sempre provvisori, in quanto questi ultimi sono sempre più costosi.

A rispondere alle parole di Tito Boeri è stato Cesare Damiano, il quale ha difeso l'operato del legislatore sul tema 'esodati' e rilancia la sua proposta di una ottava salvaguardia. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.